Una proposta di legge che farà discutere: un
maxi-deposito per ottenere il visto d'ingresso al Regno Unito (solo per alcuni
Paesi). Se resti perdi i soldi.
Linea dura
contro l'immigrazione. Il premier britannico, David Cameron, continua la
sua battaglia per il controllo dei confini. L'ultima proposta del governo
inglese sul tema è destinata a far discutere: a partire dal prossimo novembre,
i cittadini di sette stati asiatici, India, Pakistan, Bangladesh, Sri Lanka,
Nigeria, Ghana e Kenya - considerati paesi "ad alto rischio" -
saranno costretti a pagare una cauzione di 3.000 sterline (circa 3.500
euro) per ottenere il visto con cui entrare nel Rengo Unito. La manovra - La riforma, fortemente voluta dal
ministro degli Interni inglese Theresa May, mira a ridurre gli ingressi
degli immigrati nel Regno Unito e a contrastare frodi e abusi:
"Questo è un nuovo passo per rendere più sicuro e più selettivo il nostro
sistema di immigrazione, portandolo da centinaia a decine di migliaia di
persone", ha spiegato il ministro. Grazie al maxi-deposito, lo Stato sarà
così in grado di tenere sotto controllo la permanenza abusiva degli stranieri
che, una volta entrati, decidono di rimanere nel paese più del dovuto. Il
meccanismo messo a punto dalla May è semplice: se il soggiorno dura più del
dovuto, si perde la somma versata e, contestualmente, scatta l'immediata
espulsione dal Regno Unito. Una misura simile a quella che vige in Australia. L'obiettivo - La lista dei paesi soggetti a
cauzione stilata dal governo si basa sul numero di cittadini di ogni stato che,
annualmente, richiede più visti: i cittadini dei Paesi con il maggiore
"traffico in uscita" dovranno pagare. Se la proposta di legge venisse
approvata dal parlamento, l'Inghilterra sarebbe il Primo paese dell'Unione
europea a sperimentare una simile misura. La legge rientra nel programma di
Cameron, che ha più volte ripetuto l'obiettivo di voler ridurre l'immigrazione
annuale sotto la soglia delle 100mila persone entro il 2015. Doppio fine? - La politica di Therea May potrebbe
incontrare non poche obiezioni dai difensori dei diritti umani, pronti a
puntare il dito contro la discriminazione degli immigrati. Nella lista infatti
non sono stati citati i paesi che fanno parte del bianco Commonwealth,
Australia e Canada. Un'altra questione è poi quella messa in luce dal Sunday
Times, che nell'edizione di oggi, lunedì 23 giugno 2013, spiega:
"Questa controversa manovra potrebbe essere dovuta a un progetto pilota
del governo per non far crescere il partito euroscettico Ukip, che sta
raccogliendo molti consensi".
I
precedenti - La
"cauzione" per gli immigrati, come detto, non sarebbe il primo duro
provvedimento adottato dal governo Cameron contro gli immigrati. Tra le
iniziative più controverse si ricorda quella del gennaio 2013, quando fece
scalpore lo spot-choc ideato dall'esecutivo per dissuadere gli stranieri
dell'Est Europa, romeni e bulgari, a rimanere nei loro paesi e non
"invadere" Londra, Manchester: "Non venite qua. Piove e non c'è
lavoro". Inoltre Cameron ha imposto un test di cultura generale e uno di
lingua inglese per chi vuole entrare nel Regno Unito.
da Libero Quotidiano
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