La
segretaria nazionale del Carroccio ligure chiede lo stop a vita alle cariche
pubbliche: "Era una clandestina, oggi non può fare il ministro".
Altro ruond
tra la Lega Nord e Cécile Kyenge. Questa volta a salire sul ring
politico è l’onorevole Sonia Viale, segretario nazionale della Lega Nord
Liguria, che a Sanremo, durante l'apertrura della nuova sede cittadina del
partito, ha chiesto l'interdizione perpetua dai pubblici uffici del ministro
dell'integrazione: "Oggi un ex clandestino extra-comunitario può diventare
Ministro della Repubblica perché i giudici della Corte Costituzionale nel 2011
hanno bocciato la norma del pacchetto sicurezza che impediva agli immigrati
irregolari di sposarsi e di diventare cittadini italiani dopo due anni: mi
sembra giusto che almeno non diventino Ministri. Chiediamo pertanto l’interdizione
perpetua dai pubblici uffici per chi ha commesso il reato di immigrazione
clandestina”.
L'appello delle Viale è comunque tarato e mirato sul ministro
Kyenge. Pare infatti, come riferito nella riunione leghista di ieri, lunedì 16
settembre, che "l’oculista modenese, cittadina italiana dal 1994 dopo il
matrimonio con Domenico Grispino, giunta nel 'Bel Paese' dal Congo, con
una borsa di studio per proseguire gli studi di medicina e specializzarsi in
oculistica, sia stata per un certo periodo in condizione di irregolarità.
Condizione superata con la successiva sanatoria". Ma per la segretaria
leghista non basta: lei vuole l'interdizione. Perpetua.
(da Libero Quotidiano)
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