“L'Italia
non si riforma, si combatte. La stanno combattendo i sindaci dei cosiddetti Comuni
virtuosi, che in Veneto chiedono a gran voce quello che anche ieri abbiamo
ribadito a Letta, ovvero, quantomeno, che possano beneficiare del Fondo di
solidarietà. Fondo che il Governo ha deciso di riservare alle cicale del sud
Italia.
La stanno combattendo gli autotrasportatori, gli
artigiani, gli imprenditori, gli operai, gli esodati e i pensionati che
presidiano le strade e, nonostante il freddo, ribadiscono che così non si può
andare avanti. La combattiamo anche noi della Lega, in Parlamentato, denunciando
giorno dopo giorno le malefatte di una classe politica senza strategia e senza
futuro, che non ha alcuna intenzione di smantellare clientele e privilegi.
Auspichiamo che la protesta, pur mantenendosi nei limiti della legalità,
diventi una protesta che riconosca, in tutto il nord e, nello specifico, in
Veneto, che il tumore da estirpare è lo Stato centrale. Uno Stato
irriformabile, da cui ci si può affrancare solo attraverso il raggiungimento
dell'indipendenza. Quella per la libertà e l'autodeterminazione dei popoli non
è una battaglia solo della Lega Nord, ma di tutti i veneti, al di là delle loro
inclinazioni e appartenenze a questo o quel movimento”. Lo dichiara Massimo
Bitonci, presidente dei senatori della Lega Nord.
On.
Massimo Bitonci
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