PADOVA. «Stiamo lavorando ad un’ordinanza
che vieti la dimora a Padova, anche occasionalmente, di persone provenienti da
Paesi dell’area africana, se non in possesso di certificato attestante lo stato
di salute». Con queste parole il sindaco di Padova, Massimo Bitonci, ha
annunciato l’intenzione di firmare nei prossimi giorni una specifica ordinanza.
«Il sindaco è l’autorità sanitaria locale e può emanare ordinanze specifiche,
qualora si verifichino emergenze sanitarie o di igiene pubblica», spiega
Bitonci, invitando i sindaci veneti a «fare squadra per tutelare la salute di
tutti». Il «crescente allarme causato dall’epidemia di ebola, unitamente alla
diffusione nel territorio comunale padovano di malattie da tempo debellate,
quali per esempio la scabbia, con particolare rischio per i minori, gli agenti
delle forze dell’ordine e i sanitari, impongono misure straordinarie», ha
affermato Bitonci. «Non è mia intenzione nè discriminare, nè negare il diritto
alla cura - ha aggiunto -. Ritengo però doveroso che, in questo contesto
storico e dato l’allarme internazionale sul rischio nuove epidemie, lo stato di
salute di chi proviene da zone a rischio sia verificato da un medico ed
eventuali patologie siano curate, senza rischi per gli altri cittadini. I trasgressori
potranno essere segnalati al Prefetto. Mi appello agli altri sindaci veneti:
facciamo squadra per tutelare la salute di tutti».
GdV 15.10.2014
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