Una cinquantina i colpi compiuti fra Vicenza e
provincia, quasi tutti in abitazione: ad agire erano bambini dai 7 agli 11 anni.
Costringevano
i loro tre figli ad andare a rubare nelle abitazioni di diverse province del
Nordest. Almeno 130 i furti - di cui una cinquantina nella provincia di Vicenza
- che erano stati attribuiti alla banda di bambini, che entravano nelle case e
facevano razzia di gioielli, contante ed orologi, per un bottino stimato in
svariate decine di migliaia di euro.
La Corte d'Appello di Brescia ha inflitto in totale 14 anni di reclusione ai
due genitori, di etnia rom, che erano stati arrestati nell'autunno del 2011
dalla polizia. Si tratta di D. D., 38 anni, e di sua moglie S. N., 35
(pubblichiamo le iniziali per non rendere riconoscibili i minorenni): 8 anni di
cella al padre, 6 alla madre. I giudici hanno accolto le richieste della procura,
che sollecitava la conferma della sentenza di primo grado. La coppia doveva
rispondere non solo di una serie infinita di furti, ma anche di riduzione in
schiavitù dei loro figli, che venivano picchiati o costretti a saltare pranzo e
cena se non rubavano a sufficienza; pare che avessero una sorta di tabella di
“risultati&rdquo (...)
GdV 14.03.2015.
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