L'eurodeputata
della Lega Nord Mara Bizzotto torna alla carica
sul caso Pfas con una nota che pubblichiamo che si può
sintetizzare così: "La UE ha il dovere di intervenire con fondi
straordinari in favore di Regione Veneto e Enti locali per tutelare la salute
dei cittadini e bonificare le aree inquinate". Nessun fondo europeo
verrebbe stanziato, esordisce Bizzotto, per il caso di inquinamento da Pfas del
Veneto perché, secondo la Commissione UE, "spetta agli Stati Membri
decidere se siano necessari o meno fondi supplementari". E' questa la
risposta che il commissario UE all'Ambiente, Karmenu Vella,
ha dato all'europarlamentare vicentina della Lega Nord, Mara Bizzotto, che
aveva presentato un'interrogazione all'esecutivo comunitario chiedendo
formalmente "a Bruxelles di stanziare fondi straordinari per garantire
soluzioni di approvvigionamento idrico per cittadini, imprese agricole,
allevamenti e per la bonifica delle aree inquinate".
"Quella della UE è una risposta vergognosa ed inaccettabile, che dimostra ancora una volta l'inutilità e la lontananza dell'Europa rispetto ai veri problemi dei cittadini e del nostro territorio" è, quindi, il duro commento dell'eurodeputata leghista che aggiunge: "E' scandaloso che la UE si lavi le mani di fronte ad un problema così grave ed esteso di inquinamento da Pfas che coinvolge la salute di 250 mila cittadini di 31 Comuni del Veneto tra le Province di Vicenza, Verona e Padova. Ed è doppiamente scandaloso che, di fronte ai notevoli sforzi economici e all'impegno che la Regione Veneto sta mettendo in campo per risolvere questo problema, l'UE si rifiuti di contribuire e di aiutare, negando lo stanziamento di fondi straordinari per affrontare l'inquinamento da Pfas".
Dopo questa risposta "choc" da parte di Bruxelles, l'europarlamentare leghista Bizzotto è tornata alla carica e ha presentato una nuova dettagliata richiesta all'esecutivo UE sotto forma di interrogazione urgente perché, afferma, "la Commissione UE si sbaglia di grosso se pensa che ci fermeremo di fronte a questo assurdo muro di gomma europeo, perché qui c'è in gioco il futuro del nostro territorio e la salute di centinaia di migliaia di cittadini".
"Servono centinaia di milioni di euro per il nostro territorio - conclude l'on. Mara Bizzotto - e l'Europa, in una situazione così delicata, ha il dovere di intervenire per assicurare fondi e aiuti straordinari in favore della Regione Veneto, degli Enti Locali, delle imprese agricole e dei cittadini che si trovano a subire i costi e i danni ambientali e sanitari di questo inquinamento".
Da Vicenzapiù
"Quella della UE è una risposta vergognosa ed inaccettabile, che dimostra ancora una volta l'inutilità e la lontananza dell'Europa rispetto ai veri problemi dei cittadini e del nostro territorio" è, quindi, il duro commento dell'eurodeputata leghista che aggiunge: "E' scandaloso che la UE si lavi le mani di fronte ad un problema così grave ed esteso di inquinamento da Pfas che coinvolge la salute di 250 mila cittadini di 31 Comuni del Veneto tra le Province di Vicenza, Verona e Padova. Ed è doppiamente scandaloso che, di fronte ai notevoli sforzi economici e all'impegno che la Regione Veneto sta mettendo in campo per risolvere questo problema, l'UE si rifiuti di contribuire e di aiutare, negando lo stanziamento di fondi straordinari per affrontare l'inquinamento da Pfas".
Dopo questa risposta "choc" da parte di Bruxelles, l'europarlamentare leghista Bizzotto è tornata alla carica e ha presentato una nuova dettagliata richiesta all'esecutivo UE sotto forma di interrogazione urgente perché, afferma, "la Commissione UE si sbaglia di grosso se pensa che ci fermeremo di fronte a questo assurdo muro di gomma europeo, perché qui c'è in gioco il futuro del nostro territorio e la salute di centinaia di migliaia di cittadini".
"Servono centinaia di milioni di euro per il nostro territorio - conclude l'on. Mara Bizzotto - e l'Europa, in una situazione così delicata, ha il dovere di intervenire per assicurare fondi e aiuti straordinari in favore della Regione Veneto, degli Enti Locali, delle imprese agricole e dei cittadini che si trovano a subire i costi e i danni ambientali e sanitari di questo inquinamento".
Da Vicenzapiù
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