sabato 30 settembre 2017
giovedì 28 settembre 2017
Fusione Avs. Pretto:’ Sindaci sottomessi a Variati non hanno difeso l’Altovicentino’
‘Un’intera ‘generazione di
amministratori’ si è fatta abbindolare dai paroloni tecnici e burocratici di
chi ha spacciato l’operazione per un atto dovuto. La fusione tra le società di
gestione del servizio idrico Avs e Acque Vicentine è certamente sconveniente per
i cittadini dell’Alto Vicentino’. Dopo le parole del consigliere comunale di
opposizione della Lega Nord Attilio Schneck, oggi è stato il turno del
segretario provinciale Erik Umberto Pretto, che con un comunicato stampa che
porta la sigla del Carroccio, vuole stare alla finestra a vedere come
gestiranno i sindaci di centro destra, eletti con i voti di chi li ha sostenuti
con la promessa di tenere d’occhio le società partecipate, che a suo dire,
stanno diventando tutte ‘cosa del centro sinistra’.
‘Acque Vicentine, ha spiegato Pretto, pur facendo riferimento su un bacino d’utenza di 36.000 abitanti in più rispetto ad AVS, conta ben 880 km in meno di condutture acquedottistiche e fognarie. È quindi palese, vista questa sproporzione, che i residenti dell’Alto Vicentino si troveranno a pagare, con la previsione della tariffa unica, delle bollette maggiorate per poter far fronte alla carenza infrastrutturale attualmente in capo ad Acque Vicentine. Se a questo aggiungiamo poi il fatto che il territorio dell’Alto Vicentino è quello in cui si produce effettivamente l’acqua da risorgiva, appare ovvio che debbano essere proprio i Comuni dell’Alto Vicentino ad avere maggiore voce in capitolo nei momenti in cui dovranno essere stabilite tariffe e piani di investimento. È quindi scontato, per i cittadini dell’Alto Vicentino, aspettarsi che i loro Sindaci di riferimento si battano anche vigorosamente per mantenere perlomeno in capo a questi territori la capacità decisionale di una società che si dovrà occupare della fornitura di un bene primario come l’acqua. E questo sarebbe potuto accadere unicamente mantenendo in capo ai Comuni dell’Alto Vicentino le quote maggioritarie della nuova società derivante dalla fusione di AVS ed Acque Vicentine’.
‘Non è un matrimonio alla pari’
Quello che si sta consumando nei Consigli Comunali dell’Alto Vicentino non è dunque per niente un “matrimonio alla pari” tra i due attuali gestori, secondo la Lega Nord, bensì una svendita di risorse idriche di proprietà dell’Alto Vicentino che entreranno a far parte del capitale di una società che i Comuni di questo importante territorio non potranno più gestire, trovandosi in minoranza.
‘Ci troviamo di fronte ad una chiara manovra politica di aggregazione voluta dal PD ed in modo particolare da Variati che, in qualità di Presidente della Provincia e Sindaco di Vicenza, oggi detiene una concentrazione di potere che mai si era vista prima sul territorio provinciale – ha dichiarato Pretto – È chiaramente in atto un tentativo da parte del PD di acquisire il controllo del territorio provinciale mediante le società partecipate che, con questo ritmo di espansione, diventeranno sempre meno controllabili dai Sindaci e dai cittadini, prestando quindi il fianco a dinamiche politiche soprattutto nazionali, al di sopra delle nostre teste. Un’operazione economicamente vantaggiosa per i Comuni dell’attuale bacino di Acque Vicentine, ma resa possibile grazie alla servile complicità di importanti Sindaci dei Comuni dell’Alto Vicentino amministrati dal PD, come Valdagno e Thiene, ai quali si devono aggiungere una lunga serie di Sindaci di Comuni minori, ufficialmente civici, ma in realtà assolutamente condizionati dalle logiche politiche imposte dal PD a livello provinciale’.
Come si comporterà il Comune di Schio?
‘Interessante sarà capire cosa farà il Comune di Schio, che con il suo 15,65% di quote di AVS sarà determinante per decidere le sorti dell’operazione. Valter Orsi, Sindaco ufficialmente civico ma sostenuto da numerosi movimenti di centro destra, deciderà di tutelare gli interessi dei cittadini dell’Alto Vicentino o si piegherà alle dinamiche di questa nuova “politica civica” provinciale che, a conti fatti, sta avvantaggiando soltanto la Sinistra? E’ la domanda di Pretto, che senza peli sulla lingua spiega come la Lega osserverà il comportamento dei diversi sindaci, in vista delle prossime tornate elettorali.N.B. (Altovicentinonline 27.09.2017)
‘Acque Vicentine, ha spiegato Pretto, pur facendo riferimento su un bacino d’utenza di 36.000 abitanti in più rispetto ad AVS, conta ben 880 km in meno di condutture acquedottistiche e fognarie. È quindi palese, vista questa sproporzione, che i residenti dell’Alto Vicentino si troveranno a pagare, con la previsione della tariffa unica, delle bollette maggiorate per poter far fronte alla carenza infrastrutturale attualmente in capo ad Acque Vicentine. Se a questo aggiungiamo poi il fatto che il territorio dell’Alto Vicentino è quello in cui si produce effettivamente l’acqua da risorgiva, appare ovvio che debbano essere proprio i Comuni dell’Alto Vicentino ad avere maggiore voce in capitolo nei momenti in cui dovranno essere stabilite tariffe e piani di investimento. È quindi scontato, per i cittadini dell’Alto Vicentino, aspettarsi che i loro Sindaci di riferimento si battano anche vigorosamente per mantenere perlomeno in capo a questi territori la capacità decisionale di una società che si dovrà occupare della fornitura di un bene primario come l’acqua. E questo sarebbe potuto accadere unicamente mantenendo in capo ai Comuni dell’Alto Vicentino le quote maggioritarie della nuova società derivante dalla fusione di AVS ed Acque Vicentine’.
‘Non è un matrimonio alla pari’
Quello che si sta consumando nei Consigli Comunali dell’Alto Vicentino non è dunque per niente un “matrimonio alla pari” tra i due attuali gestori, secondo la Lega Nord, bensì una svendita di risorse idriche di proprietà dell’Alto Vicentino che entreranno a far parte del capitale di una società che i Comuni di questo importante territorio non potranno più gestire, trovandosi in minoranza.
‘Ci troviamo di fronte ad una chiara manovra politica di aggregazione voluta dal PD ed in modo particolare da Variati che, in qualità di Presidente della Provincia e Sindaco di Vicenza, oggi detiene una concentrazione di potere che mai si era vista prima sul territorio provinciale – ha dichiarato Pretto – È chiaramente in atto un tentativo da parte del PD di acquisire il controllo del territorio provinciale mediante le società partecipate che, con questo ritmo di espansione, diventeranno sempre meno controllabili dai Sindaci e dai cittadini, prestando quindi il fianco a dinamiche politiche soprattutto nazionali, al di sopra delle nostre teste. Un’operazione economicamente vantaggiosa per i Comuni dell’attuale bacino di Acque Vicentine, ma resa possibile grazie alla servile complicità di importanti Sindaci dei Comuni dell’Alto Vicentino amministrati dal PD, come Valdagno e Thiene, ai quali si devono aggiungere una lunga serie di Sindaci di Comuni minori, ufficialmente civici, ma in realtà assolutamente condizionati dalle logiche politiche imposte dal PD a livello provinciale’.
Come si comporterà il Comune di Schio?
‘Interessante sarà capire cosa farà il Comune di Schio, che con il suo 15,65% di quote di AVS sarà determinante per decidere le sorti dell’operazione. Valter Orsi, Sindaco ufficialmente civico ma sostenuto da numerosi movimenti di centro destra, deciderà di tutelare gli interessi dei cittadini dell’Alto Vicentino o si piegherà alle dinamiche di questa nuova “politica civica” provinciale che, a conti fatti, sta avvantaggiando soltanto la Sinistra? E’ la domanda di Pretto, che senza peli sulla lingua spiega come la Lega osserverà il comportamento dei diversi sindaci, in vista delle prossime tornate elettorali.N.B. (Altovicentinonline 27.09.2017)
sabato 23 settembre 2017
Migranti, sbarchi e accoglienza: dove andiamo? La lettera al Giornale di Vicenza di un cittadino.
Migranti, sbarchi e accoglienza: dove andiamo? La lettera al Giornale di Vicenza di un cittadino. Sabato 23 settembre 2017
lunedì 18 settembre 2017
Salvini a Pontida. “Daremo mano libera a polizia” e “Al Governo cancelleremo leggi Mancino e Fiano”
A Pontida è terminato il raduno nazionale leghista. Circa circa 50mila che persone presenti. “Da oggi parte una lunga marcia per cambiare il Paese“. Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, al suo arrivo al raduno. “Andremo avanti anche senza soldi, chiederemo aiuto agli italiani, ma l’anno prossimo – ha aggiunto – saremo a Pontida con una Lega e un centrodestra al governo, con l’Italia che riparte nel nome del lavoro, della sicurezza e soprattutto della democrazia”.
Nel suo discorso Salvini ha toccato vari temi tra cui la giustizia e le ultime leggi approvate dal governo Gentiloni. “La Lega al governo proporrà un progetto di legge per avere giudici eletti direttamente dal popolo e chi sbaglia paga” e cancelleremo “la legge Mancino e la legge Fiano: sono liberticide”. Così il leader della Lega, che aggiunge: “Le idee non si processano, queste cose si facevano in Urss”. E accusa il centrosinistra: “Fanno il processo al ventennio mussoliniano e poi si comportano come il regime nel 1925 che imbavagliava chi non la pensava come volevano”. Poi dice: se al governo “daremo mano libera a uomini e donne delle forze dell’ordine”.
C’è spazio anche per discorsi sull’Ue. “L’Europa va cambiata, e noi daremo l’ultima chance di cambiamento all’Europa. Chi vuole governare con la Lega abbia chiaro che la Turchia non sarà mai Europa. O cambiano i trattati e ci danno la possibilità di controllare la moneta, le banche, i porti, il diritto al lavoro e alla pensione. Altrimenti meglio soli che male accompagnati. È l’ultima chance. Oppure padroni a casa nostra, in tutto e per tutto”, ha continuato Salvini.
Per la prima volta proprio Bossi, il fondatore, non ha parlato dal palco che inventò nel 1990. “Noi ci siamo tutti, ma nei momenti eccezionali parla uno” ha detto Salvini spiegando l’assenza del nome di Bossi dalla scaletta degli interventi. “Questo mi spiace, perché Pontida è Bossi- ha commentato Umberto Maroni a margine del raduno. La decisione è stata presa dal segretario Matteo Salvini, ma per me Bossi a Pontida ha sempre diritto di parola”.
Da Ecovicentino.it
domenica 17 settembre 2017
sabato 16 settembre 2017
mercoledì 13 settembre 2017
Zugliano. Autonomia ‘sì’ o ‘no’? Incontro-dibattito con chi governa il Veneto
E’ un appuntamento importante per il
futuro del Veneto quello di giovedì 14 settembre alle 20.45, alla Distilleria
Zanin di Zugliano.
Un incontro-dibattito con i rappresentanti regionali, per chiarire le ragioni del ‘sì’ e del ‘no’ al referendum per l’autonomia del Veneto.
‘Autonomia. Opportunità o illusione? Cambia davvero qualcosa?’ è il tema della serata, organizzata dal Comitato sì per l’autonomia.
L’incontro-dibattito, moderato dalla giornalista Alessandra Altomare, vedrà come relatori alcuni dei protagonisti del consiglio regionale.
Saranno infatti presenti Marino Finozzi (consigliere regionale della Lega Nord), Erik Umberto Pretto (segretario provinciale Lega Nord), Elena Donazzan (assessore regionale Forza Italia), Jacopo Berti (consigliere regionale Movimento 5 Stelle), Stefano Fracasso (consigliere regionale Partito Democratico) e Michele Favero (Indipendenza Veneta).
Da Altovicentinonline del 13.09.2017
Un incontro-dibattito con i rappresentanti regionali, per chiarire le ragioni del ‘sì’ e del ‘no’ al referendum per l’autonomia del Veneto.
‘Autonomia. Opportunità o illusione? Cambia davvero qualcosa?’ è il tema della serata, organizzata dal Comitato sì per l’autonomia.
L’incontro-dibattito, moderato dalla giornalista Alessandra Altomare, vedrà come relatori alcuni dei protagonisti del consiglio regionale.
Saranno infatti presenti Marino Finozzi (consigliere regionale della Lega Nord), Erik Umberto Pretto (segretario provinciale Lega Nord), Elena Donazzan (assessore regionale Forza Italia), Jacopo Berti (consigliere regionale Movimento 5 Stelle), Stefano Fracasso (consigliere regionale Partito Democratico) e Michele Favero (Indipendenza Veneta).
Da Altovicentinonline del 13.09.2017
Iscriviti a:
Post (Atom)