Di seguito
le note di Erika Stefani, Lega Nord, ed Elena Donazzan, Forza Italia sul tema
sicurezza e Forze dell'Ordine
“I Vicentini
hanno il diritto alla sicurezza. Da anni denunciamo i problemi dei tagli alle
forze dell'ordine. Abbiamo presentato per questo più volte interrogazioni al
ministro dell’interno e la prossima settimana ne presenteremo un'altra, sulla
scorta della denuncia dei sindacati di polizia". Così Erika Stefani,
senatrice della Lega Nord che ha raccolto la denuncia del Sap vicentino che con
una lettera inviata al Prefetto di Vicenza Eugenio Soldà e indirizzata al
Ministro Madia, rende pubblica la situazione disastrosa in cui versano le
forze dell’ordine sul territorio.
"Negli ultimi 10 anni hanno tagliato l'organico di 150 uomini, a Bassano si è passati 60 a 40 operatori. Secondo l’Ugl presto, a Vicenza si dovrà fare a meno di una volante. Una parte delle forze di polizia si occupa esclusivamente di immigrati e non si tratta più di un’emergenza ma di una situazione divenuta strutturale. E’ ora che Alfano si svegli. Le nostre città sono in preda alla criminalità, i cittadini non si sentono più al sicuro. Il governo ha il dovere di garantire la sicurezza nazionale . Le persone sono costrette a difendersi da sole perché - conclude Stefani - lo Stato non provvede e tutto questo è inaccettabile".
"Già nei nei giorni scorsi, avevo espresso al questore Gaetano Giampietro le mie perplessità per il pensionamento di alcuni agenti dell'ufficio caccia della questura di Vicenza che renderebbe la situazione ancora più critica ed ora le parole dei rappresentati dei sindacati, sulla carenza di organico tra le fila della polizia, non fanno altro che confermare le mie preoccupazioni".
Esordisce così Elena Donazzan, assessore regionale al lavoro della giunta Zaia, commentando l'intervento a mezzo stampa delle organizzazioni sindacali della polizia di Stato che denunciano la cronica e gravissima carenza di organico della questura di Vicenza.
"La responsabilità di questa situazione al collasso è del governo Renzi che non ritiene la sicurezza una priorità, fatto assai grave dinanzi alle emergenze e ai rischi quotidiani legati non solo alla criminalità ordinaria ma anche alla gestione dell'immigrazione clandestina e al terrorismo islamico. A fronte di questo quadro, come possono Renzi ed Alfano razionalizzare e non assumere nuovo personale delle forze dell'ordine già in difficoltà perché senza risorse e mezzi?", si interroga Donazzan. "Questa situazione, oltre a rendere sempre più complessa e logorante l'operatività degli uomini e delle donne in divisa, diminuisce la percezione di sicurezza dei cittadini. A Vicenza non ci sono più poliziotti di quartiere. I molti agenti che vanno in pensione non vengono adeguatamente sostituiti ed ora si può arrivare addirittura a non avere più una volante che garantisca il pattugliamento del territorio nelle ore notturne. Ma questo governo da che parte sta?", conclude l'assessore regionale.
"Negli ultimi 10 anni hanno tagliato l'organico di 150 uomini, a Bassano si è passati 60 a 40 operatori. Secondo l’Ugl presto, a Vicenza si dovrà fare a meno di una volante. Una parte delle forze di polizia si occupa esclusivamente di immigrati e non si tratta più di un’emergenza ma di una situazione divenuta strutturale. E’ ora che Alfano si svegli. Le nostre città sono in preda alla criminalità, i cittadini non si sentono più al sicuro. Il governo ha il dovere di garantire la sicurezza nazionale . Le persone sono costrette a difendersi da sole perché - conclude Stefani - lo Stato non provvede e tutto questo è inaccettabile".
"Già nei nei giorni scorsi, avevo espresso al questore Gaetano Giampietro le mie perplessità per il pensionamento di alcuni agenti dell'ufficio caccia della questura di Vicenza che renderebbe la situazione ancora più critica ed ora le parole dei rappresentati dei sindacati, sulla carenza di organico tra le fila della polizia, non fanno altro che confermare le mie preoccupazioni".
Esordisce così Elena Donazzan, assessore regionale al lavoro della giunta Zaia, commentando l'intervento a mezzo stampa delle organizzazioni sindacali della polizia di Stato che denunciano la cronica e gravissima carenza di organico della questura di Vicenza.
"La responsabilità di questa situazione al collasso è del governo Renzi che non ritiene la sicurezza una priorità, fatto assai grave dinanzi alle emergenze e ai rischi quotidiani legati non solo alla criminalità ordinaria ma anche alla gestione dell'immigrazione clandestina e al terrorismo islamico. A fronte di questo quadro, come possono Renzi ed Alfano razionalizzare e non assumere nuovo personale delle forze dell'ordine già in difficoltà perché senza risorse e mezzi?", si interroga Donazzan. "Questa situazione, oltre a rendere sempre più complessa e logorante l'operatività degli uomini e delle donne in divisa, diminuisce la percezione di sicurezza dei cittadini. A Vicenza non ci sono più poliziotti di quartiere. I molti agenti che vanno in pensione non vengono adeguatamente sostituiti ed ora si può arrivare addirittura a non avere più una volante che garantisca il pattugliamento del territorio nelle ore notturne. Ma questo governo da che parte sta?", conclude l'assessore regionale.
Da Vicenzapiù
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