La scorsa
settimana il Comune di Marano Vicentino aveva dato notizia della restituzione
ai privati dell’area sterrata a lato di piazza Silva. Si tratta di un
parcheggio sterrato che per un decennio è stato usato come parcheggio pubblico
provvisorio, secondo quanto previsto dal Piano urbanistico, ma che sarà
restituito ai proprietari, come da loro insindacabile richiesta.
“Nel 2004 – spiega una nota del comune che ripercorre in sintesi la vicenda – i proprietari acconsentirono ad aprire l’area e ad usarla come parcheggio pubblico, dato che quella sarebbe stata la futura destinazione prevista dal piano di recupero. Nel 2015 hanno poi voluto indietro l’area, chiedendo al Comune anche il pagamento di un affitto, impossibile da pagare da parte dell’amministrazione secondo la legge finanziaria, che blocca la possibilità degli enti locali di prendere in affitto immobili”.
“L’area quindi ritorna a pieno titolo alla proprietà che ne ha fatta esplicita richiesta. Un eventuale e futuro utilizzo dell’area a uso parcheggio, così come previsto dal vigente Piano urbanistico, sarebbe praticabile solo tramite una remota possibilità di esproprio. In ogni caso, l’amministrazione ha in programma di incontrare di nuovo la proprietà, per verificare la possibilità di una mediazione tra i bisogni dei proprietari dell’area e del Comune”.
In questi giorni sulla vicenda è intervenuto Erik Umberto Pretto, capogruppo consiliare “Noi di Marano”, presentando un’interrogazione. “Considerato – ha spiegato Pretto – che è stato chiuso, all’improvviso e senza un congruo preavviso, il parcheggio sterrato posto a lato di piazza Silva, e ritenuta questa area di strategica importanza per le necessità dei cittadini maranesi che, soprattutto nel giorno di mercato, vi parcheggiavano le automobili, chiediamo che al consiglio comunale vengano illustrati alcuni punti”.
“In particolare – ha proseguito – i termini dell’accordo siglato nel 2004 fra la proprietà dell’area ed il Comune, la destinazione urbanistica dell’area secondo il Pat ed eventuali altri appositi strumenti vigenti, i motivi concreti che hanno spinto la proprietà a chiederne la restituzione. E ancora, quali siano state le richieste avanzate dalla proprietà al Comune per la prosecuzione dell’uso pubblico del bene, come l’amministrazione comunale intenda ovviare al disagio improvvisamente arrecato alla cittadinanza e, infine, quale sia lo stato di fatto del piano di recupero all’interno del quale l’area in oggetto sarebbe stata definitivamente adibita a parcheggio pubblico”.
Ilaria Martini (Vicenza Report 29 dicembre 2016)
“Nel 2004 – spiega una nota del comune che ripercorre in sintesi la vicenda – i proprietari acconsentirono ad aprire l’area e ad usarla come parcheggio pubblico, dato che quella sarebbe stata la futura destinazione prevista dal piano di recupero. Nel 2015 hanno poi voluto indietro l’area, chiedendo al Comune anche il pagamento di un affitto, impossibile da pagare da parte dell’amministrazione secondo la legge finanziaria, che blocca la possibilità degli enti locali di prendere in affitto immobili”.
“L’area quindi ritorna a pieno titolo alla proprietà che ne ha fatta esplicita richiesta. Un eventuale e futuro utilizzo dell’area a uso parcheggio, così come previsto dal vigente Piano urbanistico, sarebbe praticabile solo tramite una remota possibilità di esproprio. In ogni caso, l’amministrazione ha in programma di incontrare di nuovo la proprietà, per verificare la possibilità di una mediazione tra i bisogni dei proprietari dell’area e del Comune”.
In questi giorni sulla vicenda è intervenuto Erik Umberto Pretto, capogruppo consiliare “Noi di Marano”, presentando un’interrogazione. “Considerato – ha spiegato Pretto – che è stato chiuso, all’improvviso e senza un congruo preavviso, il parcheggio sterrato posto a lato di piazza Silva, e ritenuta questa area di strategica importanza per le necessità dei cittadini maranesi che, soprattutto nel giorno di mercato, vi parcheggiavano le automobili, chiediamo che al consiglio comunale vengano illustrati alcuni punti”.
“In particolare – ha proseguito – i termini dell’accordo siglato nel 2004 fra la proprietà dell’area ed il Comune, la destinazione urbanistica dell’area secondo il Pat ed eventuali altri appositi strumenti vigenti, i motivi concreti che hanno spinto la proprietà a chiederne la restituzione. E ancora, quali siano state le richieste avanzate dalla proprietà al Comune per la prosecuzione dell’uso pubblico del bene, come l’amministrazione comunale intenda ovviare al disagio improvvisamente arrecato alla cittadinanza e, infine, quale sia lo stato di fatto del piano di recupero all’interno del quale l’area in oggetto sarebbe stata definitivamente adibita a parcheggio pubblico”.
Ilaria Martini (Vicenza Report 29 dicembre 2016)
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