"A
me interessano i milioni di piccoli imprenditori che non hanno la fortuna e la
forza di essere Luciano Benetton". Questa la risposta di Matteo
Salvini, segretario della Lega Nord, intervenuto al Morning Show,
programma mattutino di Radio Padova condotto da Barry Mason.
"Il 95% degli imprenditori hanno meno di nove dipendenti - spiega
Salvini - quindi non hanno fruito del jobs act, dei grandi finanziamenti
nazionali, dei grandi finanziamenti europei. Anzi stanno peggio di prima.
L'autonomia serve soprattutto ai piccoli. Chiaro che Benetton se ne frega; cosa
vuoi che gliene freghi del residuo fiscale, della riduzione delle tasse, di una
sanità più efficiente".
"Per Benetton - ha proseguito il leader della lega Nord - con i miliardi che ha, bontà sua non parlo per invidia ma per soddisfazione per lui, può accadere qualsiasi cosa al mondo. Però in Veneto l'autonomia aiuterà a finanziare quegli artigiani, quei commercianti e quegli imprenditori che lo Stato mendica da anni. Benetton sbaglia se non vota perchè il principio dell'autonomia significa spendere meno e spendere meglio".
Rispondendo ad una successiva domanda circa una analisi del Corriere della Sera in edicola oggi che sancisce come, secondo i sondaggi, un lombardo e un veneto su due giudichino inutili i referendum del 22 ottobre Salvini ha aggiunto, intervenendo alla trasmissione radiofonica Morning Show di Radio Padova: "C'è gente che campa a pane e sondaggi e quello non sono io, perchè se fosse per i sondaggi la Lega non sarebbe qua. Saremo in Veneto sicuramente sopra il 50% di affluenza. Hanno provato ad accostare gli scontri di Barcellona con i referendum in Veneto e Lombardia che non c'entrano nulla, perchè quello del 22 ottobre è un referendum legale e legittimo: si va a votare dove si vota di solito, nei seggi, con la tessera elettorale; la polizia sarà lì per aiutare non per manganellare. Le stanno provando tutte, la Rai non ne parla assolutamente e così le grandi televisioni. Onore a Radio Padova, perchè se uno dovesse sapere del referendum del 22 ottobre ascoltando le grandi radio e le grandi televisioni nazionali, ascolterebbe zero. Parlano di tutto tranne che di un referendum vero, che è il primo nella storia di tale portata. Per la prima volta i veneti e i lombardi potranno dire sì, mi sembra giusto avere più soldi e più potere. Se vince il sì il giorno dopo Luca Zaia e Roberto Maroni sono titolati da alcuni milioni di veneti e di lombardi ad andare ad aprire la trattativa con lo Stato centrale".
Rispondendo alla domanda su cosa succederebbe se andasse a votare meno del 50% degli aventi diritto al voto al referendum, Salvini conclude l'intervista a Radio Padova dicendo: "Evidentemente avere più soldi e più potere a livello locale non interessa - in quell'ipotesi - alla maggioranza della popolazione di Veneto e Lombardia. In democrazia bisogna prendere atto di quello che decidono i cittadini".
Da Vicenzapiù
"Per Benetton - ha proseguito il leader della lega Nord - con i miliardi che ha, bontà sua non parlo per invidia ma per soddisfazione per lui, può accadere qualsiasi cosa al mondo. Però in Veneto l'autonomia aiuterà a finanziare quegli artigiani, quei commercianti e quegli imprenditori che lo Stato mendica da anni. Benetton sbaglia se non vota perchè il principio dell'autonomia significa spendere meno e spendere meglio".
Rispondendo ad una successiva domanda circa una analisi del Corriere della Sera in edicola oggi che sancisce come, secondo i sondaggi, un lombardo e un veneto su due giudichino inutili i referendum del 22 ottobre Salvini ha aggiunto, intervenendo alla trasmissione radiofonica Morning Show di Radio Padova: "C'è gente che campa a pane e sondaggi e quello non sono io, perchè se fosse per i sondaggi la Lega non sarebbe qua. Saremo in Veneto sicuramente sopra il 50% di affluenza. Hanno provato ad accostare gli scontri di Barcellona con i referendum in Veneto e Lombardia che non c'entrano nulla, perchè quello del 22 ottobre è un referendum legale e legittimo: si va a votare dove si vota di solito, nei seggi, con la tessera elettorale; la polizia sarà lì per aiutare non per manganellare. Le stanno provando tutte, la Rai non ne parla assolutamente e così le grandi televisioni. Onore a Radio Padova, perchè se uno dovesse sapere del referendum del 22 ottobre ascoltando le grandi radio e le grandi televisioni nazionali, ascolterebbe zero. Parlano di tutto tranne che di un referendum vero, che è il primo nella storia di tale portata. Per la prima volta i veneti e i lombardi potranno dire sì, mi sembra giusto avere più soldi e più potere. Se vince il sì il giorno dopo Luca Zaia e Roberto Maroni sono titolati da alcuni milioni di veneti e di lombardi ad andare ad aprire la trattativa con lo Stato centrale".
Rispondendo alla domanda su cosa succederebbe se andasse a votare meno del 50% degli aventi diritto al voto al referendum, Salvini conclude l'intervista a Radio Padova dicendo: "Evidentemente avere più soldi e più potere a livello locale non interessa - in quell'ipotesi - alla maggioranza della popolazione di Veneto e Lombardia. In democrazia bisogna prendere atto di quello che decidono i cittadini".
Da Vicenzapiù
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