Erik Umberto
Pretto, segretario
provinciale Lega Nord - Liga Veneta di Vicenza, in risposta alle
affermazioni dell'attuale vice sindaco del capoluogo berico e candidato alle
primarie del centro-sinistra in vista delle elezioni amministrative di Vicenza
2018, Jacop Bulgraini d'Elci, che invita all'astensione al referendum
sull'autonomia del Veneto, risponde: " Ritengo ottusa e certamente
maldestra la sua uscita sulla stampa. L'esercizio del voto è un diritto
inalienabile, che dobbiamo anche considerare come un dovere civico."
"È infatti dovere di ciascun cittadino - prosegue la nota - esprimere, quelle poche volte che ci è concesso, la propria opinione su tematiche di fondamentale importanza che possono cambiare le sorti delle nostre comunità e del territorio in cui viviamo. Appare surreale che un candidato sindaco, che si appresta a chiedere il voto dei cittadini vicentini per soddisfare le sue legittime ambizioni personali, consigli agli stessi cittadini di non recarsi a votare per un referendum così importante."
"Come giustamente diceva - continua Pretto - Paolo Borsellino: "Il cambiamento si fa dentro la cabina elettorale, con la matita in mano". Il voto non è quindi uno strumento che va utilizzato soltanto quando ci fa comodo. Io penso che il voto vada utilizzato, invece, molto più spesso. In un vero Stato di diritto, le consultazioni popolari dovrebbero essere obbligatorie e soprattutto vincolanti su questioni di primaria importanza. E non è forse una questione di primaria importanza esprimersi in favore o contro l'attribuzione alla nostra Regione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia? Non è forse determinante, per noi veneti, avere maggiori risorse per gestire in autonomia le politiche sociali ed economiche, le tematiche sanitarie e scolastiche, per condurre le nostre comunità ed il nostro territorio a più alti livelli di qualità della vita e di sviluppo sostenibile?"
"Non capisco francamente - conclude la nota - chi tenta, in maniera anche goffa, di sabotare un momento di autentica democrazia e partecipazione. Abbiate il coraggio, piuttosto, di andare a votare dichiarando la vostra contrarietà all'Autonomia del Veneto. Almeno così avrete modo di esprimere la vostra idea. In un momento di svolta epocale come questo, in cui perfino l'ANCI prende posizione a favore del percorso autonomista visto come una chiara opportunità, chi ambisce ad occuparsi di politica deve essere in grado di capire da quale parte stare. Evidentemente esiste ancora una certa Sinistra, democratica solo nel nome, che vorrebbe chiamare i cittadini a votare soltanto per ratificare decisioni già prese nei palazzi dove i suoi esponenti si sono ormai abituati a soggiornare."
Da Vicenzapiù del 09.10.2017
"È infatti dovere di ciascun cittadino - prosegue la nota - esprimere, quelle poche volte che ci è concesso, la propria opinione su tematiche di fondamentale importanza che possono cambiare le sorti delle nostre comunità e del territorio in cui viviamo. Appare surreale che un candidato sindaco, che si appresta a chiedere il voto dei cittadini vicentini per soddisfare le sue legittime ambizioni personali, consigli agli stessi cittadini di non recarsi a votare per un referendum così importante."
"Come giustamente diceva - continua Pretto - Paolo Borsellino: "Il cambiamento si fa dentro la cabina elettorale, con la matita in mano". Il voto non è quindi uno strumento che va utilizzato soltanto quando ci fa comodo. Io penso che il voto vada utilizzato, invece, molto più spesso. In un vero Stato di diritto, le consultazioni popolari dovrebbero essere obbligatorie e soprattutto vincolanti su questioni di primaria importanza. E non è forse una questione di primaria importanza esprimersi in favore o contro l'attribuzione alla nostra Regione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia? Non è forse determinante, per noi veneti, avere maggiori risorse per gestire in autonomia le politiche sociali ed economiche, le tematiche sanitarie e scolastiche, per condurre le nostre comunità ed il nostro territorio a più alti livelli di qualità della vita e di sviluppo sostenibile?"
"Non capisco francamente - conclude la nota - chi tenta, in maniera anche goffa, di sabotare un momento di autentica democrazia e partecipazione. Abbiate il coraggio, piuttosto, di andare a votare dichiarando la vostra contrarietà all'Autonomia del Veneto. Almeno così avrete modo di esprimere la vostra idea. In un momento di svolta epocale come questo, in cui perfino l'ANCI prende posizione a favore del percorso autonomista visto come una chiara opportunità, chi ambisce ad occuparsi di politica deve essere in grado di capire da quale parte stare. Evidentemente esiste ancora una certa Sinistra, democratica solo nel nome, che vorrebbe chiamare i cittadini a votare soltanto per ratificare decisioni già prese nei palazzi dove i suoi esponenti si sono ormai abituati a soggiornare."
Da Vicenzapiù del 09.10.2017
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