martedì 29 novembre 2016

Referendum, Matteo Salvini a Rosà (VI) per l'unica tappa vicentina: in arrivo molti esponenti regionali della Lega

La Lega Nord di Rosà annuncia che il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, sarà a Rosà mercoledì dalle ore 17.30 negli spazi del Bar Centrale nel cuore di Rosà come unica tappa per la provincia di Vicenza nel suo tour per l’intera Penisola "per urlare con forza il suo No alla riforma Costituzionale". Ad accogliere il leader della Lega il segretario nazionale Gianantonio Da Re, il commissario provinciale Franco Manzato, Paolo Franco nel suo ruolo di coordinatore del Comitato Veneto per il No, il segretario di sezione, Barbara Lanzarin ed il sindaco di Rosà, Paolo Bordignon. 
«Siamo contenti di ospitare il nostro Segretario – spiega Barbara Lanzarin – a Rosà per la seconda volta dopo la festa per i 25 anni della Sezione. Sarà un’occasione per parlare prima con lui del nostro lavoro e poi ascoltarlo nelle ragioni che con forza spingono a votare no. Questo referendum, per molteplici ragioni ed importanza del quesito, ci spinge tutti ad esprimere le nostre idee che segnano il deciso no ad un inganno del Governo travestito da riforma moderna».
Da Vicenzapiù

San Vito di Leguzzano (VI). Blue Helt incendia la roulotte per avere la casa dell’Ater. Svolta dei carabinieri. Incastrato da una telecamera


Se l’è incendiata da solo la roulotte Blu Helt e ora nei suoi confronti scatterà la denuncia per incendio. Lo ha fatto per ottenere un alloggio popolare, presuppongono i carabinieri della compagnia di Schio, che sono arrivati alla svolta e ora stanno identificando chi, domenica notte, assieme al ‘capofamiglia’, ha appiccato il rogo al mezzo che è stato completamente distrutto dalle fiamme. Ad incastrare Helt, le immagini estrapolate da una telecamera di sorveglianza che immortalano Helt assieme al complice (che potrebbe essere anche una donna) mentre carica oggetti personali e mobilia che non voleva andassero distrutti dal rogo che avrebbe appiccato. Prova schiacciante che c’era un piano ben studiato che però, è andato in fumo grazie ai militari che da subito, avevano capito che la storia della candela non era compatibile con quanto poi accaduto.

Blue Helt, infatti, ascoltato a verbale dagli investigatori del Capitano Vincenzo Gardin, aveva dichiarato che aveva lasciato una candela accesa all’interno della roulotte dove viveva con moglie e due figli piccoli. Che poi era andato a trovare il padre a Schio.
Per i carabinieri non ci sarebbero dubbi ormai e anche il movente è intuibile dato che il nomade aveva detto, subito dopo il rogo, di aver bisogno con urgenza di un alloggio popolare per dare un tetto ai figli, uno dei quali va a scuola a San Vito di Leguzzano e non poteva quindi subire un trasferimento altrove.
N.B. (Altovicentinonline)

Vicenza. Profugo ruba bici e poi con gli amici accerchia la vittima

VICENZA. Prima si è visto portare via la bici poi, come se non bastasse, il ladro, spalleggiato dai suoi amici, lo ha pure minacciato. È accaduto sabato sera. La vittima, un ragazzo di 18 anni, ha raccontato alla polizia di aver lasciato la bicicletta in piazza Castello. Tornato dopo un po’ di tempo non l’ha più trovata: qualcuno aveva tranciato il lucchetto e se l’era portata via. Ha deciso di andare a controllare a Campo Marzo ed, effettivamente, l’ha subito trovata. Il nuovo “proprietario”, un ragazzo di colore, sosteneva di averla appena comprata per dieci euro. Era disposto a restituirla se gliene avesse dati venti. E quando il ragazzo gli ha risposto che non ci pensava proprio di pagare per la sua bicicletta si è visto accerchiato e minacciato dagli amici dello straniero, accorsi per spalleggiarlo. Non si è dato per vinto e, dopo un po’, è tornato con un amico ma anche questa volta gli è andata male: lo sconosciuto lo ha spinto con forza e se n’è andato via. Ha chiamato allora gli agenti delle volanti. I poliziotti hanno trovato il ragazzo: oltre alla bici rubata aveva in tasca una piccola quantità di marijuana e si è scoperto che si tratta di un nigeriano di 22 anni, richiedente asilo e che avrebbe dovuto essere a Cagliari. Nei suoi confronti è scattata la denuncia per ricettazione e per la detenzione di droga.
GdV 29.11.2016

Legge Madia, Luca Zaia replica al premier Matteo Renzi: "non abbiamo mai cercato la rissa"

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia replica al premier Matteo Renzi in merito alla sentenza della Corte Costituzionale sulla legge Madia. 
Una cosa sia chiara. Non abbiamo mai cercato la rissa, ma soltanto difendere l'autonomia della Regione. Se qualcuno cerca la rissa da noi non avrà grandi soddisfazioni. Temiamo peraltro che il Presidente del Consiglio sia stato male informato e che se la prenda con chi proprio non c'entra nulla. Vuole licenziare statali, dipendenti di Comuni, Province, Città metropolitane? La competenza è chiara e lo può fare senza chiedere il parere di Zaia o altri presidenti di Regione.
La nostra causa davanti alla Corte costituzionale è stata promossa dalla Regione Veneto per l’invasione delle competenze regionali assegnate alle Regioni, soprattutto riguardanti la sanità, che è appunto materia regionale.
Smettiamola quindi, caro Governo, di dire cose assolutamente false e strumentali sugli effetti della sentenza della Consulta. Non è vero che se un dipendente non timbra un cartellino per licenziarlo sia necessaria l’intesa con le Regioni. Su quello non c’è nessuna competenza regionale e quindi il Governo può fare tutto quello che vuole: licenziare, adeguare gli stipendi (del tutto impropriamente il ministro Madia ha detto che per fare gli adeguamenti adesso ci vorrà l’intesa) o quant'altro. Soltanto per i dipendenti regionali il Governo dovrà chiedere una intesa, che però, come ha precisato la Corte, è superabile se si va in stallo. La Corte, cioè, ha detto che il governo, se vuole intervenire su materie regionali, deve sentire seriamente le Regioni e non solo fare finta di farlo, come con il parere, ma poi può andare avanti comunque.
Il ricorso del Veneto riguardava infatti i dirigenti della sanità, che in base alla riforma Madia sarebbero stati nominati da una commissione nazionale che avrebbe imposto al presidente della Regione (e quindi a me) di scegliere da una rosa di tre nomi, dalla stessa selezionati, sulla base di un elenco nazionale, cui peraltro si accede prevalentemente per titoli e poco per esperienza professionale. Quindi alla Regione Veneto sarebbero potuti essere imposti (e il Presidente sarebbe stato costretto a nominarli) tre dirigenti magari provenienti da Regioni con una qual certa vocazione allo sfascio dei conti, dei bilanci, con attitudine allo spreco perenne. E questo, lo sostiene anche Renzi, è andare contro l'auspicata managerialità che si vorrebbe imporre alla Pubblica amministrazione. A un Governatore attento ai conti imponi il manager sprecone? Andiamo...
Imporre al Veneto, il cui sistema sanitario è una eccellenza mondiale una simile soluzione voleva dire distruggere il modello Veneto. La sfortuna di Renzi è che la causa l'ha proposta e vinta una Regione efficiente e non una Regione sprecona. Dispiace che il premier la butti sul personale. Un personaggio che è un suo grande sostenitore, l'ex Presidente della Repubblica Napolitano, disse: il federalismo è una vera assunzione di responsabilità. Lo lascio con questo pensiero. 
Da Vicenzapiù

lunedì 28 novembre 2016

Marano. Votare ‘no’ al referendum costituzionale. La politica regionale spiega il perché.




Si muove la politica regionale del Veneto per spiegare le motivazioni del ‘no’ al referendum costituzionale del 4 dicembre. Lunedì 28 novembre alle 20.30, all’auditorium comunale di Marano, le indicazioni per il voto arrivano da Venezia.
Elena Donazzan (assessore a Lavoro e Istruzione), Marino Finozzi, Antonio Guadagnini e Jacopo Berti, rispettivamente consiglieri regionali di Lega Nord, Siamo Veneto e Movimento 5 Stelle, affiancheranno il consigliere di Marano Vicentino Erik Umbero Pretto, responsabile provinciale del comitato ‘Donne e uomini liberi votano no’ per motivare i cittadini a mettere una crocetta sul simbolo del ‘no’ quando saranno all’urna a votare.
‘No alla riforma truffa’ è il titolo dell’incontro, organizzato dalla Circoscrizione 10 della Lega Nord in collaborazione con la Segreteria Provinciale Lega Nord di Vicenza. 
Da Altovicentinonline 28.11.2016

Marano Vicentino (VI). Le ragioni del NO al referendum costituzionale. NO alla riforma truffa

Invito all’incontro organizzato dalla Sezione di Marano Vicentino  in collaborazione con la Segreteria Provinciale Lega Nord Liga Veneta di Vicenza:  

referendum costituzionale NO alla riforma truffa”. Le ragioni del NO
 

lunedì 28 novembre 2016, alle ore 20,30
a Marano Vicentino (VI)
presso Auditorium Comunale Via Marconi

Parteciperanno in qualità di relatori:

Marino Finozzi            Consigliere Regionale Lega Nord
Elena Donazzan          Assessore Regionale
Antonio Guadagnini   Capogruppo in Cons.Reg.Siamo Veneto
Jacopo Berti               Capogruppo in Cons.Reg.Movimento 5 Stelle
Erik Umberto Pretto   Responsabile Provinciale Comitato per il NO

martedì 22 novembre 2016

Vicenza. Nigeriano spacciava droga ai ragazzini, davanti alle scuole. Scappa in Germania spacciandosi per profugo

VICENZA. Una latitanza in Germania durata mesi e che adesso è finita: nei suoi confronti era stato emesso un mandato di arresto europeo e ora lo attende il carcere. La polizia ha arrestato un nigeriano di 34 anni, Kelvin Osarobo, accusato di aver spacciato droga ai ragazzini, davanti alle scuole. Gli agenti avevano cercato di arrestarlo lo scorso 21 aprile, lui però aveva aggredito un poliziotto ed era riuscito a fuggire. Nella sua abitazione erano stato trovati un amico (finito in cella sempre per spaccio) e la moglie, che era stata denunciata. Dell'immigrato, invece, nessuna traccia. Erano scattate le indaginidella questura. Indagini che hanno portato fino in Baviera. Si era rifugiato in Germania, spacciandosi per profugo.
GdV 22.11.2016

giovedì 17 novembre 2016

Luca Zaia a Vicenza mercoledì 23 novembre 2016 per parlare del Veneto e le modifiche costituzionali



Mercoledì 23 novembre evento da non mancare !
il nostro Governatore Luca Zaia parlerà del Veneto e le modifiche costituzionali a Vicenza ridotto del Teatro Comunale alle ore 20,15, Viale Mazzini, 39

Evento organizzato dalla Sezione di Vicenza in collaborazione con il responsabile regionale del Comitato per il NO Paolo Franco e il responsabile provinciale del Comitato per il NO Erik Umberto Pretto.

Busin all’attacco di Renzi: ‘Manovra, misere astuzie elettorali’

“Un decreto fiscale sbagliato che nasconde misere astuzie elettorali opportunistiche e strumentali che pero’ non salveranno Renzi”. Lo ha detto il vicepresidente della Lega alla Camera Filippo Busin sottolineando che sono “illusioni pro referendum come la finta soppressione di Equitalia, mera operazione di facciata che lascia tutto inalterato, persino le modalita’ di riscossione. Male anche le norme volte a contrastare l’evasione dell’Iva – aggiunge – che produrranno piu’ danni che soluzioni. Nonostante infatti le aziende italiane abbiano gia’ il triste primato in Europa per numero di adempimenti burocratici legati al fisco, il governo ha pensato bene di introdurre anche la dichiarazione trimestrale di tutte le fatture. Alla faccia dell’annuncio renziano di mettere al centro le imprese”. Si tratta, denuncia Busin, di “un appesantimento che altro non fa che gravare ancor piu’ sulle aziende e sulla produttivita’.
Un provvedimento che soprattutto non elimina la componente piu’ vessatoria del nostro fisco: l’aggio, sul quale e’ palesemente prevalso l’interesse di incassare e non il principio di equita’. Uno scempio a cui si aggiungono le marchette elettorali del provvedimento come i 690 mln regalati alle regioni dove sembra prevalere il NO alla riforma costituzionale. In questo contesto – conclude – l’unica emergenza che sembra stare veramente a cuore al governo e’ l’accoglienza dei  profughi. 600 milioni per accogliere ma nulla per fermare questo flusso incontrollato”. (ANSA)

sabato 12 novembre 2016

La Lega Nord a Firenze il 12 novembre 2016 in piazza Santa Croce


I Governatori del Nord dicono la loro sulla prossima manovra finanziaria italiana

Deciderà il nostro destino economico nel prossimo anno la nuova legge di stabilità in via di elaborazione entro il 2016, tanto che i 3 governatori di Veneto, Lombardia e Liguria hanno fatto fronte comune per poter dire la loro con una serie di indicazioni critiche veramente efficaci per lo sviluppo del nostro territorio.
Luca Zaia, Roberto Maroni e Giovanni Toti hanno firmato a Ca’ Tron di Roncade (Tv) ‘Il bilancio dei virtuosi’, un documento che vuole smuovere la ‘coscienza’ del governo nazionale. Il focus dei tre governatori è puntato sui costi della sanità (va lasciato un bonus alle regioni virtuose), del personale (vanno applicati costi standard al numero del personale pubblico) e sulla necessità di eliminare le Prefetture, ma propone un ampio programma di federalizzazione delle risorse finanziarie prodotte internamente alle regioni, manovra indispensabile per far crescere il PIL e far nascere nuovi investimenti.
Non mancano le richieste economiche per quanto riguarda la messa in sicurezza del territorio, come iniziative antisismiche, tutela idraulica e del territorio montano e collinare. Per giovani, i disoccupati e gli ultra 50enni estromessi dal mercato del lavoro si chiede inoltre una agevolazione economica per aprire una attività, e tutta una serie di trasferimenti alle regioni di numerose funzioni amministrative che semplificherebbero gli iter burocratici, accelerando l’economia.
Da Altovicentinonline

Inaugurato da Zaia il bacino di Caldogno (VI). «Mai più tragedie»

CALDOGNO. «Questa è un'opera simbolo, capace di mettere in sicurezza non solo il Vicentino ma anche le altre province del Veneto. A Caldogno, sei anni fa, si è verificata una tragedia e siamo qui per fare in modo che tutto ciò non accada più». Così il presidente Luca Zaia ha inaugurato definitivamente il bacino di Caldogno. Una cerimonia alla quale hanno partecipato decine di sindaci anche del Padovano e del Veronese a conferma di un intervento strategico per tutta le regione. I lavori per la realizzazione della cassa di laminazione in grado di contenere 3,8 milioni di metri cubi d'acqua sono terminati. «Abbiamo iniziato nel 2014 e in due anni abbiamo completato un intervento da 40 milioni, al quale si aggiungono ora tutti gli altri lavori che abbiamo già finanziato. Abbiamo rimesso in moto una macchina, quella della salvaguardia idraulica, che era ferma da 80 anni». «Dal 2010 in poi - ha aggiunto Zaia - sono stati avviati 925 cantieri per un importo di 911 milioni di euro, nonostante la scarsità di risorse disponibili. È stata una grande sfida che abbiamo affrontato senza imporre tasse regionali ai veneti, lasciando nelle tasche dei cittadini un miliardo 159 milioni che diventano un investimento per l’economia del Veneto».
I lavori per la realizzazione del bacino di laminazione lungo il torrente Timonchio, che poi sfocia nel Bacchglione, rappresenta una delle maggiori opere cantierate dalla Regione per la mitigazione del rischio idrogeologico nel territorio veneto. Zaia si è augurato «che il bacino di Caldogno non venga mai usato a pieno regime e che i territori utilizzabili per questa servitù restino a tempo pieno per l’agricoltura». Lo stesso Zaia ha confermato »anche la volontà di realizzare in quest’area l’Oasi di Vegre, ma dei 15 mila mq previsti circa la metà sono nella disponibilità della Regione e per procedere occorre quindi trovare un accordo con i proprietari dell’altra parte delle aree».
Da realizzare ci sono ora il bacino di laminazione sul torrente Agno Guà in comune di Trissino, di prossima inaugurazione, il bacino di Colombaretta, in comune di Montecchia di Crosara, quello di Viale Diaz in Comune di Vicenza, il primo stralcio dei lavori sull’Astico, tra Sandrigo e Breganze, il bacino di laminazione sul Livenza a Pra dei Gai. Per il bacino di Muson dei Sassi i lavori partiranno non appena risolto il contenzioso dovuto ad un ricorso dopo la gara d’appalto.
Da Il Giornale di Vicenza