L'accusa di Fedriga (Ln) e Brunetta (Fi) sull'incrontro a Montecitorio tra la Boldrini e 600 sindaci italiani: "Nella sessione che tratta di immigrazione parleranno solamente sindaci del Pd come Merola, Gori e Nicolini".
Di immigrazione parlino solo i sindaci del Pd per predicare accoglienza, e non quelli che si oppongono all'invasione.
È questo quello che è successo a Montecitorio dove Laura Boldrini ha invitato 600 sindaci italiani in un evento organizzato dall'Anci nazionale in collaborazione con la Camera dei Deputati.
"Ci aspettavamo un ravvedimento da parte della presidente della Camera e invece c'è stata solamente l'ennesima presa in giro - ha detto Massimiliano Fedriga, capogruppo della Lega Nord - La realtà invece è che nella sessione che tratta di immigrazione parleranno solamente sindaci del Pd come Merola, Gori e Nicolini". Insomma: nessuno spazio a chi la pensa diversamente in tema di immigrazione: "Spiace che la Boldrini, proprio in virtù del suo ruolo istituzionale, invece di essere garante del pluralismo e della democrazia, abbia preferito proseguire con un monologo, con un pensiero unico pro domo sua", conclude Fedriga.
Sulla stessa lunghezza d'onda anche Renato Brunetta, che ritiene "estremamente grave" la decisione dell'Anci e della Presidenza della Camera di mettere all'angolo i sindaci di centrodestra, invitati solo all'ultimo alla manifestazione e non coinvolti nell'organizzazione. "La manifestazione di oggi alla Camera, una bella e importante iniziativa, è stata purtroppo trasformata in qualcosa di parte", attacca il presidente dei deputati di Fi.
Alla Camera 600 sindaci
La sessione della Camera dedicata agli amministratori locali si è quindi aperta oggi tra le polemiche. A presiedere la seduta, ovviamente, Laura Boldrini. "Questa visione di una democrazia diffusa, partecipata, responsabile ha le sue fondamenta proprio nei Comuni" ha detto all'apertura dei lavori la presidente, proponendo che durante la discussione in Parlamento della Legge di Stabilità vengano inserite nel testo " le proposte che avanzate voi sindaci". Poi ha aggiunto: "Tutti, ciascuno con le proprie idee e i propri programmi, dobbiamo concorrere al cambiamento di cui l'Italia ha bisogno".
La Boldrini e l'Europa
Peccato che poi abbia escluso i sindaci leghisti e di Forza Italia dagli incontri sull'immigrazione. Intanto la Boldrini ha parlato anche di Europa e migranti, austerità e partecipazione. "Il potere e le responsabilità vanno diffusi fino a prevedere un sempre maggiore coinvolgimento dei cittadini nel processo decisionale", ha detto. Poi una stoccata all'austerità dell'Ue, che tanto ha messo in difficoltà i comuni attraverso il patto di stabilità interno: "Le politiche di austerità hanno comportato, in Italia e in Europa, tagli e restrizioni al sistema di protezione sociale". Infine non poteva mancare un monito per aumentare l'accoglienza di immigrati: "E' necessario rafforzare in tutta Italia l'integrazione degli immigrati", ha detto la Boldrini, chiedendo al govenro di dare un "sostegno concreto" a quei comuni più esposti agli arrivi. Non solo: secondo la Boldrini occorre "governare il fenomeno oppure prevarrà il rifiuto". Il pensiero corre subito alle barricate di Goro e Gorino. E infatti queste parole non sono piaciute a Matteo Salvini, che su Facebook ha rifilato una dura stilettata alla presidente: "Disgustoso show in diretta Rai della signora Boldrini - ha scritto su Facebook - Già, alla signora gli italiani non interessano..".
Claudio Cartaldo (Il Giornale)
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