La Lega
Nord-Liga Veneta provinciale di Vicenza, attraverso una proposta di
ordine del giorno del proprio segretario Erik Pretto destinata a tutti i
consigli comunali vicentini, sostiene che "L'Autonomia del Veneto
è una battaglia che ci sta particolarmente a cuore, pertanto sarà richiesto ad
ogni Militante, Sostenitore e Simpatizzante del nostro Movimento di attivarsi
con ogni mezzo (organizzazione di conferenze, gazebi, volantinaggi, ecc.) a
favore di un Referendum che dovrà essere caratterizzato da un'ampia affluenza
alle urne e da un forte risultato del Sì, in quanto questo obiettivo tanto
atteso darà al nostro Governatore Luca Zaia la forza necessaria per trattare
con il Governo centrale italiano l'attribuzione di competenze particolari alla
nostra Regione, che ritengo ci spettino di diritto vista la grande storia della
nostra terra e del nostro popolo.". Pubblichiamo di seguito il
contenuto dell'ordine del giorno:
ORDINE DEL GIORNO
Oggetto: Referendum consultivo regionale per l'autonomia della Regione del Veneto.
Considerato che:
- il residuo fiscale corrisponde alla differenza tra le complessive entrate fiscali e contributive e le complessive spese (al netto di quelle per interessi) delle diverse amministrazioni pubbliche;
- in base ad uno studio della CGIA di Mestre, è stato rilevato che tutte le regioni del nord Italia a statuto ordinario presentano un residuo fiscale di saldo positivo, versando di fatto nelle casse dello Stato centrale molto di più di quanto ricevono;
- la Ragioneria Generale dello Stato ha rilevato come il Veneto sia la regione con la spesa pubblica più contenuta d'Italia: infatti, a fronte di un gettito fiscale complessivo annuo di oltre 34 miliardi di euro, la sua spesa pubblica ammonta a 13 miliardi, di cui ben 9 destinati alla sanità, mentre il resto confluisce nelle casse dello Stato centrale;
- alla luce dei dati sopra esposti, è evidente l'effettiva sproporzione tra il gettito fiscale che garantiscono i contribuenti veneti ed i benefici che questi ricevono in termini di servizi ed opere, i quali sono ovviamente molto inferiori rispetto a quelli di cui potrebbero invece giovare se il Veneto avesse a disposizione più risorse finanziarie;
Tenuto conto
che:
- le analisi sul residuo fiscale dimostrano la capacità delle amministrazioni locali e territoriali del Veneto di attuare una gestione virtuosa e pongono in evidenza come nelle materie in cui la Regione gode di autonomia finanziaria, quali ad esempio la sanità, essa si pone ai vertici mondiali per efficienza, costi, sostenibilità del sistema, a riprova che la qualità del servizio può conciliarsi con il controllo della spesa;
Rammentato che:
- il gettito fiscale derivato dalla sola IRPEF, prodotto da cittadini ed imprese nel nostro Comune, se usato anche solo parzialmente sul territorio, garantirebbe il netto miglioramento ed ampliamento dei servizi erogati alla cittadinanza e degli investimenti a tutela del territorio, nonché il potenziamento delle infrastrutture;
Considerato che:
- la Carta Costituzionale riconosce e promuove, all'articolo 5, le autonomie locali ed "adegua i princìpi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento" in coordinato disposto con l'articolo 114, in cui si riconoscono i Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni come "enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i princìpi fissati dalla Costituzione"; l'articolo 117 stabilisce i criteri di ripartizione della potestà legislativa riconoscendo alle Regioni la facoltà di normare nelle materie di potestà legislativa concorrente ed in quella residuale; l'articolo 118 prevede, nell'organizzazione delle funzioni
amministrative dello Stato, il più ampio decentramento amministrativo sulla base dei princìpi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza; l'articolo 119 riconosce infine autonomia di entrata e di spesa agli enti locali e territoriali dello Stato;
Visto che:
- il Referendum che si svolgerà in Veneto circa il conseguimento di ulteriori forme di autonomia, in caso di esito positivo, porrà la questione, da negoziare con il Governo centrale, della conseguente modifica della Costituzione al fine di adeguarne il contenuto alle mutate esigenze espresse dai cittadini veneti;
- la Legge regionale 19 giugno 2014, n.15 approvata dal Consiglio Regionale del Veneto per l'indizione di un Referendum consultivo sull'ampliamento delle materie di competenza e diretta gestione della Regione del Veneto, ivi compresa la gestione diretta dei flussi tributari, come da parere favorevole espresso dalla Corte costituzionale nel 2015, permette di svolgere il Referendum sul quesito in merito all'attribuzione alla Regione Veneto di ulteriori forme e condizioni di autonomia;
Preso atto di quanto espresso in premessa;
si impegna il Consiglio e la Giunta Comunale ad attivarsi in tutte le forme necessarie ed a porre in essere tutte le iniziative possibili, stante le proprie competenze, al fine di sostenere le ragioni e le motivazioni che hanno portato all'indizione del Referendum consultivo sull'autonomia in Veneto, coinvolgendo la cittadinanza nelle forme più opportune di informazione, approfondimento e
dibattito, anche attraverso iniziative che vedano come protagonista il Consiglio Comunale in tutte le sue componenti.
- le analisi sul residuo fiscale dimostrano la capacità delle amministrazioni locali e territoriali del Veneto di attuare una gestione virtuosa e pongono in evidenza come nelle materie in cui la Regione gode di autonomia finanziaria, quali ad esempio la sanità, essa si pone ai vertici mondiali per efficienza, costi, sostenibilità del sistema, a riprova che la qualità del servizio può conciliarsi con il controllo della spesa;
Rammentato che:
- il gettito fiscale derivato dalla sola IRPEF, prodotto da cittadini ed imprese nel nostro Comune, se usato anche solo parzialmente sul territorio, garantirebbe il netto miglioramento ed ampliamento dei servizi erogati alla cittadinanza e degli investimenti a tutela del territorio, nonché il potenziamento delle infrastrutture;
Considerato che:
- la Carta Costituzionale riconosce e promuove, all'articolo 5, le autonomie locali ed "adegua i princìpi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento" in coordinato disposto con l'articolo 114, in cui si riconoscono i Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni come "enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i princìpi fissati dalla Costituzione"; l'articolo 117 stabilisce i criteri di ripartizione della potestà legislativa riconoscendo alle Regioni la facoltà di normare nelle materie di potestà legislativa concorrente ed in quella residuale; l'articolo 118 prevede, nell'organizzazione delle funzioni
amministrative dello Stato, il più ampio decentramento amministrativo sulla base dei princìpi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza; l'articolo 119 riconosce infine autonomia di entrata e di spesa agli enti locali e territoriali dello Stato;
Visto che:
- il Referendum che si svolgerà in Veneto circa il conseguimento di ulteriori forme di autonomia, in caso di esito positivo, porrà la questione, da negoziare con il Governo centrale, della conseguente modifica della Costituzione al fine di adeguarne il contenuto alle mutate esigenze espresse dai cittadini veneti;
- la Legge regionale 19 giugno 2014, n.15 approvata dal Consiglio Regionale del Veneto per l'indizione di un Referendum consultivo sull'ampliamento delle materie di competenza e diretta gestione della Regione del Veneto, ivi compresa la gestione diretta dei flussi tributari, come da parere favorevole espresso dalla Corte costituzionale nel 2015, permette di svolgere il Referendum sul quesito in merito all'attribuzione alla Regione Veneto di ulteriori forme e condizioni di autonomia;
Preso atto di quanto espresso in premessa;
si impegna il Consiglio e la Giunta Comunale ad attivarsi in tutte le forme necessarie ed a porre in essere tutte le iniziative possibili, stante le proprie competenze, al fine di sostenere le ragioni e le motivazioni che hanno portato all'indizione del Referendum consultivo sull'autonomia in Veneto, coinvolgendo la cittadinanza nelle forme più opportune di informazione, approfondimento e
dibattito, anche attraverso iniziative che vedano come protagonista il Consiglio Comunale in tutte le sue componenti.
Da Vicenzapiù 09.03.2017
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