Emergono nuovi particolari sulla vicenda di Mohammed Madad, 52 anni, l'imam marocchino di Noventa Vicentina, espulso su provvedimento del ministro dell’Interno per motivi di ordine pubblico e sicurezza dello Stato.
Parlando al telefono con un amico siriano gli dice di rimanere in Siria per fare la jihad. Secondo quanto emerso nel corso delle indagini, l'imam pronuncia quelle parole perché per lui la jihad deve essere interpretata come guerra santa e opzione politico/militare per difendere la propria patria, in quel caso la Siria.
È anche emerso che ogni settimana mandava in Marocco con Money Transfer migliaia di euro, aspetto sul quale gli inquirenti stanno ora cercando di fare luce.
Parlando al telefono con un amico siriano gli dice di rimanere in Siria per fare la jihad. Secondo quanto emerso nel corso delle indagini, l'imam pronuncia quelle parole perché per lui la jihad deve essere interpretata come guerra santa e opzione politico/militare per difendere la propria patria, in quel caso la Siria.
È anche emerso che ogni settimana mandava in Marocco con Money Transfer migliaia di euro, aspetto sul quale gli inquirenti stanno ora cercando di fare luce.
Sulla vicenda è intervenuto anche il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, che in un post su Facebook ha scritto: «Espulso un Imam estremista, che viveva e predicava fra Reggio Emilia e Vicenza, e aveva chiamato una dei 4 figli Jihad, "guerra santa". Dai, concediamo spazi e moschee, l’Islam è pace e amore».
Da Il Giornale di Vicenza
Da Il Giornale di Vicenza