Oltre 250
persone hanno preso parte martedì sera, all’assemblea pubblica che si è tenuta
a Tonezza. Un incontro voluto dalla cittadinanza e accettato dal sindaco
Diego Dalla Via, che ha ricevuto il plauso del Comitato Prima Noi, per
aver accettato un ‘confronto non facile’. Gli abitanti del piccolo centro che
attualmente ospita oltre 80 profughi, hanno avuto modo di manifestare il
proprio malcontento per quanto sta accadendo nel comune che Alex Cioni ha
definito ‘commissariato dal Prefetto’.
Oltre al primo cittadino di Tonezza che sta vivendo giorni di fuoco per quanto è capitato ad un Comune che si è ritrovato invaso da richiedenti asilo, era presente anche il presidente della Conferenza dei Sindaci Ulss 4 Robertino Cappozzo, il comandante della Polizia Locale Giovanni Scarpellini ed il comandante dei Carabinieri di Schio Vincenzo Gardin.
Questi ultimi, domenica scorsa, erano dovuti intervenire tempestivamente per la lite divampata all’interno dell’hotel che ospita i migranti, che erano arrivati alle mani per futili motivi. Questioni legate all’etnia d’appartenenza dei profughi, la cui gestione, quando si tratta di numeri del genere, diventa ingestibile da parte delle cooperative.
Si ricorda che il Comitato Prima Noi ha raccolto 600 firme, che rappresentano il malcontento degli abitanti di Tonezza, che sono alle prese con il rilancio del turismo di una zona non più ‘viva’ come un tempo e si stanno ritrovando a fronteggiare una situazione che scoraggia chi prima sceglieva il paese per qualche giorno di vacanza e ora preferisce disertarlo.
Oltre al primo cittadino di Tonezza che sta vivendo giorni di fuoco per quanto è capitato ad un Comune che si è ritrovato invaso da richiedenti asilo, era presente anche il presidente della Conferenza dei Sindaci Ulss 4 Robertino Cappozzo, il comandante della Polizia Locale Giovanni Scarpellini ed il comandante dei Carabinieri di Schio Vincenzo Gardin.
Questi ultimi, domenica scorsa, erano dovuti intervenire tempestivamente per la lite divampata all’interno dell’hotel che ospita i migranti, che erano arrivati alle mani per futili motivi. Questioni legate all’etnia d’appartenenza dei profughi, la cui gestione, quando si tratta di numeri del genere, diventa ingestibile da parte delle cooperative.
Si ricorda che il Comitato Prima Noi ha raccolto 600 firme, che rappresentano il malcontento degli abitanti di Tonezza, che sono alle prese con il rilancio del turismo di una zona non più ‘viva’ come un tempo e si stanno ritrovando a fronteggiare una situazione che scoraggia chi prima sceglieva il paese per qualche giorno di vacanza e ora preferisce disertarlo.
Altovicentinonline 13.07.2016
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