Venezia – “A Verona un nuovo Piano da 3.200 immigrati, a Vicenza cento nuovi arrivi fanno toccare il record di 2.350 unità, Bagnoli e Cona aspettano ancora che le promesse del Ministero si tramutino da parole in fatti. Se qualcuno pensa che ci siamo assuefatti alle imposizioni dall’alto e a flussi da invasione, a proposito di immigrazione, si sbaglia di grosso, anche perché, tra costi vivi annuali e proventi illeciti della malavita collegata ai flussi siamo a 8 miliardi di Pil”.
È il commento del presidente della Regione, Luca Zaia, a proposito della situazione che si registra in Veneto, per quanto riguarda l’invio di immigrati, con altre assegnazioni da Roma e ulteriori arrivi pressoché quotidiani.
“In tema di immigrazione, il buonismo ipocrita che ha ormai portato al collasso l’Italia e le Regioni – ha continuato – sembra voltare le spalle a ogni evidenza. Secondo l’istituto Demoskopica in sei anni il giro d’affari dei trafficanti ha raggiunto i quattro miliardi di euro, ai quali vanno aggiunti altri quattro miliardi l’anno, che servono per tenere in piedi la cosiddetta accoglienza. Lo stesso Viminale fa sapere che gli sbarchi sono aumentati del 48% arrivando a quota 50 mila da inizio anno. Sono numeri scandalosi, anche perché il lavoro delle Commissioni per il riconoscimento dello status conferma la tendenza per la quale due richiedenti asilo su tre non ne hanno diritto”.
“Questa storia va fermata – ha concluso Zaia – vanno bloccate le fonti dei traffici illeciti, chiusi i rubinetti dei soldi, passate al setaccio Ong e cooperative al minimo accenno di torbidità e via dicendo. Otto miliardi di Pil darebbero una grossa mano a rialzare un paese dove tre milioni di famiglie sono alla fame. Invece vengono dati alla malavita e spesi per pagare il caos italiano in materia e il razzismo europeo, che impone manovrine a raffica, ma non si prende un immigrato che sia uno”.
Da Vicenza Report
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