La rivolta dei sindaci di Acque Vicentine. Avevano stretto un patto di
ferro per servire con un'unica Società i servizi idrici di ben 31 comuni della
provincia berica. Tutto bene fino a quando è esploso, come una bomba, lo
scandalo della bolletta del campo nomadi. E già: in città le battute si
sprecano perchè il Comune di Vicenza, a cui sono intestate le utenze, non ha
ancora versato un centesimo dei 47.037,04 euro dei consumi registrati negli
ultimi tre anni e mezzo nel Campo di Via Cricoli. Quello di Albettone è uno dei
sindaci ribelli che insorgono contro lo scandalo della bolletta non pagata nè
dai nomadi nè dal Comune. Ma non è l'unico: sono ben 31 i Comuni-soci di Acque
Vicentine, che, per inciso, è una società per azioni, e quindi ha precise
esigenze di bilancio. I sindaci del Carroccio sono pronti addirittura a
chiedere che il Comune di Vicenza venga messo in mora se non paga la bolletta:
lo annuncia il Segretario provinciale della Lega Nord, Erik Pretto, che ieri è
stato eletto nel consiglio federale del partito nelle stesse ore in cui Salvini
veniva confermato leader indiscusso. Intanto a Vicenza la ribellione dei
sindaci è appena iniziata.
ReteVeneta
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