È un forte coro di protesta quello che
si leva dall’Ovest Vicentino. Montecchio Maggiore e altri 11 Comuni –
Arzignano, S. Pietro Mussolino, Brendola, Trissino, Grancona, Castelgomberto,
Montebello Vicentino, Lonigo, Creazzo, Nogarole Vicentino e Gambellara – hanno
infatti deciso di recedere dall’ANCI, l’Associazione Nazionale Comuni dei
Comuni Italiani, e quindi dal 1° gennaio 2016 non ne faranno più parte.
La decisione, che segue analoghe prese di posizione assunte in precedenza dai Comuni di Crespadoro e di Altissimo, è stata comunicata oggi dai sindaci in occasione di una conferenza stampa indetta in Municipio a Montecchio Maggiore. Le decisione della Città di Montecchio Maggiore è supportata da una delibera di Giunta approvata ieri, nella quale, interpretando un sentimento ormai avvertito e condiviso dalla maggior parte delle autonomie locali dell’Ovest Vicentino, si esprimono forti critiche sull’operato dell’ANCI. “L’attività dell’Associazione svolta nei confronti del Governo e degli altri Organi dello Stato – si legge nella delibera - non sempre si è mostrata all’altezza del compito della difesa delle ragioni delle realtà comunali nel proporre provvedimenti a favore dei Comuni o nell’ostacolare prese di posizioni contrarie ai principi di autonomia sociale, finanziaria e organizzativa delle comunità locali (Patto di stabilità, investimenti, autonomia tributaria). Negli ultimi anni – continua la delibera -, ma soprattutto da ultimo, si è assistito ad un vero e proprio atteggiamento di sudditanza psicologica per non dire ‘gerarchica’ dell’ANCI nei confronti dell’attuale Governo, così da interessarsi, ad esempio, maggiormente delle problematiche delle metropoli, tralasciando le problematiche degli altri Enti di media e piccola grandezza”. “In virtù di queste considerazioni – commenta il sindaco Milena Cecchetto –, l’Amministrazione comunale di Montecchio Maggiore, così come quelle dei Comuni qui presenti, non avverte più quel senso di appartenenza rappresentativa dell’ANCI, tale da giustificare la nostra permanenza all’interno dell’associazione, che non fa più gli interessi delle comunità locali ma ha ormai assunto una posizione statalista/centralista”.
Comune di Montecchio Maggiore
La decisione, che segue analoghe prese di posizione assunte in precedenza dai Comuni di Crespadoro e di Altissimo, è stata comunicata oggi dai sindaci in occasione di una conferenza stampa indetta in Municipio a Montecchio Maggiore. Le decisione della Città di Montecchio Maggiore è supportata da una delibera di Giunta approvata ieri, nella quale, interpretando un sentimento ormai avvertito e condiviso dalla maggior parte delle autonomie locali dell’Ovest Vicentino, si esprimono forti critiche sull’operato dell’ANCI. “L’attività dell’Associazione svolta nei confronti del Governo e degli altri Organi dello Stato – si legge nella delibera - non sempre si è mostrata all’altezza del compito della difesa delle ragioni delle realtà comunali nel proporre provvedimenti a favore dei Comuni o nell’ostacolare prese di posizioni contrarie ai principi di autonomia sociale, finanziaria e organizzativa delle comunità locali (Patto di stabilità, investimenti, autonomia tributaria). Negli ultimi anni – continua la delibera -, ma soprattutto da ultimo, si è assistito ad un vero e proprio atteggiamento di sudditanza psicologica per non dire ‘gerarchica’ dell’ANCI nei confronti dell’attuale Governo, così da interessarsi, ad esempio, maggiormente delle problematiche delle metropoli, tralasciando le problematiche degli altri Enti di media e piccola grandezza”. “In virtù di queste considerazioni – commenta il sindaco Milena Cecchetto –, l’Amministrazione comunale di Montecchio Maggiore, così come quelle dei Comuni qui presenti, non avverte più quel senso di appartenenza rappresentativa dell’ANCI, tale da giustificare la nostra permanenza all’interno dell’associazione, che non fa più gli interessi delle comunità locali ma ha ormai assunto una posizione statalista/centralista”.
Comune di Montecchio Maggiore
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