La proposta di Salvini: "Raccogliamo 500mila
firme e chiudiamo l'Integrazione".
Nuovo
capitolo nella guerra tra Cécile Kyenge e la Lega Nord. La sfida la
lancia il vicesegretario federale del Carroccio, Matteo Salvini, da
tempo in prima linea nella fiera opposizione al ministro, allo ius soli e
all'abolizione del reato di clandestinità. Salvini alza il tiro. Come sempre
attivissimo sui social network, la sua proposta arriva da Facebook: "Ministero
dell'Integrazione. Un ente inutile, costoso, una fabbrica dell'ipocrisia.
Secondo voi la Lega trova 500.000 cittadini pronti a firmare un referendum
che abolisca questo ministero?". Una consultazione popolare, insomma, per
"abolire" la Kyenge.
Il contesto
- La proposta
di Salvini arriva a poche ore dalla inaspettata "apertura" del
presidente del Carroccio, Umberto Bossi, che ha cercato di abbassare il
tono della polemica tra la Kyenge e i leghisti. Il Senatùr, infatti, dopo aver
ripreso Roberto Maroni ("Con la Kyenge non si parla, cosa l'hai invitata a
fare alla nostra festa?"), ha detto che sarebbe felice di "stringerle la mano". A una
condizione, però: che la Kyenge partecipi a una festa leghista. Cécile, da par
suo, continua a declinare l'invito, e nella serata di mercoledì ha spiegato di
attendere ancora una netta presa di posizione di Maroni. Ma anche nel caso in
cui da Bobo arrivassero le agognate scuse, dopo la proposta del referendum
anti-Kyenge le possibilità di vedere la titolare dell'Integrazione tra i padani
sono ridotte al lumicino.
La replica - Il ministro Kyenge ha replicato a
strettissimo giro rilanciando un'altra proposto: "Sarebbe più utile
utilizzare i soldi che si spenderebbero per un referendum per mettere in campo
politiche e interventi per una integrazione che riguardi non solo i migranti ma
tutti i cittadini". Così il ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge ha
risposto al vice segretario federale della Lega.
da Libero Quotidiano
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