Per poter diventare cittadino italiano,
bisogna almeno saper leggere la formula di giuramento pronunciandola in
italiano. E questo non per chissà quale astrusa ragione, ma semplicemente
perché lo prevede la legge. Invece, due cittadini nordafricani, tra i 15 che si
sono presentati davanti al sindaco Davide Faccio nell’ultima cerimonia di
“investitura” a cittadino italiano, non ce l’hanno fatta. Conseguenza? Niente
cittadinanza italiana.
Niente da fare: quel “Giuro di essere fedele alla Repubblica italiana e di osservare lealmente la Costituzione e le leggi” non è proprio uscito dalla bocca dei due cittadini stranieri la cui identità non è stata resa nota «per ragioni di privacy», come ha spiega il sindaco. Ma una cosa è certa: i due uomini, entrambi sposati e con famiglia, occupati in aziende locali come operai e regolarmente residenti in Italia da oltre 10 anni, non sanno una parola di italiano. O quasi. E nemmeno di dialetto, visto che anche durante la cerimonia in municipio stentavano a esprimersi correttamente. (...)
Aristide Cariolato GdV 16.05.2016
Niente da fare: quel “Giuro di essere fedele alla Repubblica italiana e di osservare lealmente la Costituzione e le leggi” non è proprio uscito dalla bocca dei due cittadini stranieri la cui identità non è stata resa nota «per ragioni di privacy», come ha spiega il sindaco. Ma una cosa è certa: i due uomini, entrambi sposati e con famiglia, occupati in aziende locali come operai e regolarmente residenti in Italia da oltre 10 anni, non sanno una parola di italiano. O quasi. E nemmeno di dialetto, visto che anche durante la cerimonia in municipio stentavano a esprimersi correttamente. (...)
Aristide Cariolato GdV 16.05.2016
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