“Il governo italiano si pone direttamente fuori dalla
storia. Come un elefante in cristalleria, nel momento in cui centinaia
di donne vengono palpeggiate da bande di immigrati in Germania, mentre
Svezia e Danimarca chiudono i confini, mentre la Slovacchia dice
addirittura no ai musulmani e le donne di tutto il mondo insorgono
contro la concezione violenta e sopraffattoria che certe culture hanno
dell’universo femminile, l’unica pensata del governo è abolire il reato
di clandestinità”.
Il Presidente del Veneto, Luca Zaia, critica l’intenzione del governo di cancellare il reato di immigrazione clandestina.
“Ma vi pare normale che mentre il popolo italiano chiede sicurezza,
certezza delle pene, identificazioni certe degli stranieri sul
territorio, non vuole più vedere fantasmi senza identità che girano nei
territori (11 mila soltanto in Veneto) – si chiede Zaia – il governo
abolisca uno dei pochi capisaldi posti dalla legislazione a garanzia e
tutela delle comunità? Piuttosto che potenziare gli strumenti
legislativi e concessi dal diritto, li si abolisce”.
“Chi voleva la dimostrazione dello scollamento fra popolo e politica,
tra buon senso e azione di governo, ne ha ora la prova – conclude Zaia.
Come nel Titanic l’orchestrina continuava a suonare mentre il
transatlantico affondava, il Palazzo continua nei suoi riti
incomprensibili mentre il popolo continua ad aver paura e sempre meno
fiducia nelle istituzioni. Che segnale diamo al terrorismo e a chi viene
qui soltanto per delinquere? Il segnale di uno Stato imbelle”.
Da Altovicentinonline
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