Susanna Ceccardi è l’unica leghista eletta nella territorio
della provincia di Pisa. Nel suo Comune – Càscina – il partito
ha preso il 4,5% e lei 150 preferenze: praticamente un record
in quella che lei stessa non esita a definire «la zona più rossa
d’Italia». Giovanissima (appena ventiseienne) e con una verve
invidiabile Susanna è l’organizzatrice, insieme al Movimento dei Giovani
toscani, della scuola politica: «Il progetto federalista:
da Miglio alle Euroregioni, il sogno che non muore». Si tratta di una
tre giorni che si terrà a Scarlino (Grosseto) da venerdì 7 a domenica 9 giugno.
«L’idea – dice l’organizzatrice – è partita dagli sconvolgimenti politici,
le acque agitate in cui la Lega si trova, una situazione da cui bisogna
uscire ripartendo dalle basi ideali. Premetto che non sono una leghista
“per modo di dire” ma una militante che crede profondamente nel progetto
autonomista iniziato col grande ideologo Gianfranco Miglio e poi
trasformatosi nel tempo: un’idea che ora si deve rilanciare in vari
modi. Noi in Toscana abbiamo pensato a un incontro che avrà come ospiti grandi
pensatori (Carlo Lottieri e Stefano Bruno Galli tanto per citarne due ndr) e che ha già superato
le 40 iscrizioni». Un momento di incontro e dibattito fra personalità non per
forza leghiste che si confronteranno sulle varie forme dell’autonomismo
(decentramento, federalismo, Euroregione fino ad arrivare al vero e proprio
indipendentismo) e su ius soli vs ius sanguinis. Temi cari alla
Lega letti, però, in un’ottica prettamente liberale-libertaria
come dimostra la presenza di Lottieri e di due esponenti del Tea Party Italia, associazione che Susanna
Ceccardi vorrebbe espandere anche a Pisa. «Insomma – aggiunge – se la Lega
“1.0” non è riuscita ad ottenere i risultati sperati e la Lega 2.0
si trova in difficoltà speriamo che quella “3.0” possa finalmente
ribadire a pieno la sua vocazione autonomista».
Partendo dalla Toscana? Perché no. «In fondo –
aggiunge Susanna – anche qui certi concetti, pur con grande difficoltà,
possono passare: è quello che ho cercato di fare con una campagna
elettorale fra la gente. Certo non è facile in una regione dove, fin da
piccolo, ti trovi in mezzo a una realtà ultra politicizzata, dove
alle elementari ti insegnano a cantare “Bella ciao!” e – quando vuoi
uscire al pomeriggio – non puoi scegliere praticamente altro che circoli Arci
o similari. La sinistra, purtroppo, è riuscita in decenni a creare un’egemonia
culturale che si sente tantissimo. Anzi è proprio per questo che è
importante contrastare la tendenza sempre con la cultura, ma di segno opposto:
sono davvero contenta della partecipazione entusiasta dei nostri ospiti
che non si sono fatti pregare, ma hanno aderito – anche idealmente – al senso
del convegno».
A Susanna Ceccardi facciamo i migliori auguri
per un evento che ci auguriamo possa portare un po’ di idee nuove in una
terra tanto bella quanto restia al cambiamento.
Matteo Borghi (L'Intraprendente)
Nessun commento:
Posta un commento