Il segretario protagonista di un lungo videoforum a Repubblica, nella tana del lupo “eurista”. <I risparmi e le pensioni sono a rischio oggi, con la moneta unica, non se usciamo>
«La Commissione Europea è un organo privo di democrazia e di legittimazione e lontano dai cittadini». Comincia così, con un colpo sparato direttamente al cuore del problema, il lungo videoforum di Matteo Salvini negli studi di Repubblicatv nel corso del quale il leader del Carroccio ha ripercorso tutti i temi forti di questa campagna elettorale. Partendo da una sensazione positiva che giorno dopo giorno va trasformandosi in certezza: «La Lega otterrà una percentuale alta: supereremo ampiamente il 4%».
Merito della dura battaglia contro l’euro che, naturalmente, scandalizza gli ultra-euristi di Repubblica. «La liretta - ribatte Salvini rispondendo alle solite obiezioni - ci farà tornare a competere col resto del mondo mentre l’eurone, che è una moneta troppo forte ha massacrato la nostra economia. I risparmi e le pensioni sono a rischio oggi, con l’euro, non se si esce. Perché uscire si può e si deve. Già nel 1992 la lira uscì dallo Sme e ci fu il boom dell’economia».
Abbattuti i miti su Euro ed Europa, Salvini passa alla politica nazionale. Cominciando dall’evidente impasse del Governo sulle riforme. «Da democristiano quale è - spiega il segretario - Renzi dà un colpo di qua e uno di là: dice “il Senato lo tengo ma lo nomino”, “le Province le tengo ma le nomino”. E così si fanno le frittate per dare ragione al Nuovo Centrodestra. Ma il Senato o serve o non serve. E se serve lo fai eleggere. Altrimenti lo cancelli».
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