Presentata in Commissione una interrogazione in cui sottolineo che i Comuni difficilmente potranno rispettare il termine previsto, mancando la deliberazione comunale, in vista della scadenza della prima rata fissata per il 16 giugno 2014, e che sicuramente sorgeranno difficoltà applicative per il versamento da parte dei contribuenti della TASI.
In base alla risposta ricevuta non mi resta che considerare che il MEF non risolve la questione TASI, bensì rinvia a una circolare illustrativa che sarà emanata dal Dipartimento delle finanze. Rimangono le contraddizioni irrisolte che gettano nel caos i Comuni insieme a imprenditori, proprietari di seconde case locate e in generale di immobili diversi dalla prima casa. Da un lato si concede ai comuni di posticipare l’approvazione del regolamento sui tributi comunali a luglio, contestualmente col bilancio di previsione, dall’altro non si consente di posticipare a dicembre il versamento della TASI in un’unica rata per tutti gli immobili che, se diversi dalla prima abitazione, dovranno versare obbligatoriamente il 16 giugno la prima rata della tassa sui servizi indivisibili.
Rimane quindi l’incertezza sulle quote di spettanza dei proprietari e degli affittuari, così come rimane irrisolta la questione relativa ai comuni che già prevedono l’aliquota IMU massima e che quindi non possono applicare l’un per mille previsto dalla norma per i comuni sprovvisti di regolamento. Il tutto a danno dei cittadini e delle amministrazioni locali.
Filippo Busin, capogruppo Lega Nord in Commissione Finanze
Nessun commento:
Posta un commento