Fate la
carità. Sì, fatela, agli zingari. Basta poco per riconoscerli. Abbigliamento a
parte, tratti somatici esclusi, li riconoscete tra altri questuanti di varia
etnìa per quell’atteggiamento tipico dei rom: mano tesa e sguardo fiero. Non
sono loro che chiedono, siete voi che DOVETE.
Definitemi
pure razzista, se siete di facili e superficiali giudizi, ma ammetto che tra il
dare anche un centesimo a uno zingaro e perdere 50 euro per una scommessa
sbagliata, preferisco la seconda. La definirei più intolleranza che razzismo,
visto che non ho alcuna resistenza nei confronti di migranti, barboni e affini.
Fate la
carità. Sì, fatela alle due rom che a Roma, in un negozio del centro, hanno
regolarmente acquistato due paia di scarpe da 500 euro ciascuna, pagate in
contanti, banconote estratte da mazzette di danaro. A fermarle, poco dopo
mentre passeggiavano tranquillamente in una delle principali vie romane,
ovviamente con mano tesa perche l’abitudine è dura a morire, la Polizia.
Le due
“povere donne”, hanno dapprima dichiarato che le scarpe erano merce
contraffatta, acquistata da un venditore ambulante, poi avranno pensato: “Qui
finisce che ci scambiamo per ladre l’unica volta che abbiamo regolarmente
pagato” – e hanno mostrato lo scontrino fiscale…
Peccato che
non abbiano saputo dimostrare la provenienza del resto dei soldi, parecchi, che
avevano in tasca. Sono state denunciate per riciclaggio. Una passeggiata per le
due, che avevano numerosi precedenti per furto.
Fate la
carità.
di Patrizia
Vita
ThieneOnLine, 07 Gennaio 2015
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