Zingari a Pove, i cittadini scendono in
piazza per protestare contro il parroco don Flaviano Giupponi che li aveva
accolti, i nomadi capiscono l’antifona e se ne vanno il giorno dopo.
La protesta pacifica, ma ferma, si è
svolta lunedì sera proprio davanti alla canonica di piazza degli Scalpellini.
L’’obiettivo dei povesi era chiaro: riprendersi il paese e cacciare i nomadi
che da oltre una settimana sostavano nei pressi del centro, in un campo di
proprietà della parrocchia messo loro a disposizione dal parroco.
Già dal loro arrivo anche il primo
cittadino Orio Mocellin aveva fatto di tutto per scacciarli, ma senza
riuscirci. L’area privata in cui erano stati accolti, infatti, non dava al
sindaco alcun potere d’intervento. E allora, a seguito anche di alcuni episodi
poco piacevoli, ci hanno pensato i cittadini, seppur con le buone maniere e
senza prevaricazioni. Lunedì sera una cinquantina di abitanti si sono dati
appuntamento in piazza Degli Scalpellini, proprio di fronte alla canonica, per
ribadire a don Flaviano la loro assoluta contrarietà a all’accoglimento. (...)
Francesca Cavedagna (GdV 12.08.2015
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