VICENZA. Denunciato per detenzione di sostanza
stupefacente ai fini di spaccio; una decina di grammi di marijuana e poco più
di tre di hashish, per la precisione, dopo un controllo della polizia nei
pressi di Campo Marzo. E fino a qui non ci sarebbe poi nulla di tanto strano.
Anche perché si tratta di un immigrato nigeriano a Vicenza senza fissa dimora e
regolare permesso di soggiorno. Ma è proprio sul permesso di soggiorno che il
caso si fa interessante. Sì, perché il migrante, fermato dagli agenti delle
volanti venerdì sera intorno alle 23, risulta essere in Italia dal 2009 e più o
meno da quella data essere in attesa dell´esito del ricorso da lui avanzato
dopo che la commissione, a Bari, gli aveva negato lo status di rifugiato da lui
richiesto.
Insomma facendo due rapidi conti, il
nigeriano, classe 1988, da sei anni vaga per il nostro Paese, senza lo straccio
di un documento, avendo alla fine eletto Vicenza sua città d´adozione. Risolto
quindi il problema della "residenza", è passato alla seconda fase,
ovvero la ricerca di un lavoro. Che ha prontamente trovato a Campo Marzo: lo
spacciatore. Gli agenti della questura ormai lo conoscono meglio di un parente
che magari vedono saltuariamente. Lui è più o meno sempre nella stessa zona.
Con la sua bici fa la spola da una parte all´altra della città. Va a rifornirsi
della roba (hashish ed "erba") per poi rivenderla al dettaglio. Lo
stava facendo anche venerdì, seduto su una panchina con altri amici vicino al
parco giochi di via Ippodromo. Alla vista degli uomini in divisa due si sono
alzati e sono scappati credendo che gli agenti li seguissero. Invece loro non
hanno mangiato l´esca e si sono diretti verso quello rimasto seduto. E infatti,
bingo. Nel cestino della sua bicicletta aveva un pacchetto di sigarette pieno
di piccoli ovuli di marijuana e di hashish. Droga sequestrata e lui in questura
per il fotosegnalamento di rito. E la conferma di quei documenti che non ha e
che nemmeno otterrà mai. A Bari, la prima città dove è stato accompagnato dopo
lo sbarco, la commissione gli ha già bocciato la sua richiesta. Per i
commissari non sarebbe scappato da nessuna guerra e la sua vita non sarebbe mai
stata realmente in pericolo. Lui però ha fatto ricorso. E in attesa di
giudizio, spaccia.
Matteo Bernardini (GdV 23.08.2015)
Matteo Bernardini (GdV 23.08.2015)
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