La Lega Nord provinciale rinnova
l'appello a tutti i sindaci per fare fronte comune sui clandestini e sulla
sicurezza, prima che sia troppo tardi. I recenti episodi di criminalità in
centro a Vicenza confermano che la politica di controllo del territorio e della
tutela della sicurezza dei cittadini del governo Renzi è lontana anni luce
dalla realtà.
Ciò che preoccupa e sconcerta è il fatto che un ex
sindaco, ora premier, sia così insensibile e lontano dalle problematiche
quotidiane dei sindaci e dei cittadini.
Lasciando in secondo piano la molle
politica di sicurezza locale da parte dell'amministrazione comunale di Vicenza,
che a più riprese ha definito il degrado in cui versa la città come 'pericolo
percepito e non reale' ci si chiede quali politiche attive stia organizzando il
governo per far fronte all'immigrazione clandestina senza filtri, alla
messinscena dell'ospitalità di sedicenti profughi e soprattutto alla tutela
dell'ordine nelle nostre città. Il premier, capace solo di provocare,
annunciare e 'non fare', ha recentemente richiamato i sindaci ad un maggior
impegno. Un'autentica presa per i fondelli considerando che proprio il governo
ha prosciugato i conti dei Comuni e tiene le amministrazioni locali in scacco,
delegando ai primi cittadini il mero compito di esazione delle tasse, che vanno
poi a finire nei forzieri di Roma.
Tre accoltellamenti in centro a Vicenza
nell'ultima settimana. Furti in negozi ed abitazioni in continuo aumento.
Scippi e rapine all'ordine del giorno. Una città come Vicenza, una volta
considerata un'isola felice, si trova a fare i conti con problematiche tipiche
delle periferie di metropoli. Analoga la situazione in centri minori della
provincia. Aggiungiamo il fatto che il sistema di cooperative sta distribuendo
clandestini (in gruppi numerosi) nei condomini abitati da vicentini.
In tutto questo le forze dell'ordine
sono costrette a sforzi sovrumani, con mezzi sempre più ridotti per far fronte
alla criminalità e la polizia locale vicentina è impiegata quasi esclusivamente
ad elevare sanzioni agli automobilisti piuttosto che a presidiare il territorio
(azione che avrebbe un benefico effetto di deterrenza).
Da tempo la Lega ha cercato di
coinvolgere tutti i sindaci per affrontare in modo deciso e razionale il
problema dei clandestini, ma non passa giorno che le nostre sacrosante
osservazioni e proteste siano tacciate di razzismo. In tempi non sospetti
abbiamo chiesto a tutti i sindaci (Vicenza compresa) di fare un fronte comune
per ostacolare la distribuzione dissennata dei profughi nel nostro territorio,
ma ci siamo trovati di fronte un atteggiamento chiuso e a prese di posizione
che rispondono più a ragioni politiche che amministrative. Chiediamo quindi
nuovamente ai sindaci vicentini (non solo leghisti) di attuare, per quanto possibile
un'azione decisa e di controllo sul flusso di clandestini che sta rendendo il
Veneto e Vicenza invivibili. Prima che sia troppo tardi.
Antonio Mondardo, Segretario Provinciale
Lega Nord Vicenza
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