Negli anni '90, su 5 milioni di abitanti si contavano 180.000
stranieri, ma con l'arrivo della sinistra la cifra era salita a 800.000
(16%) con gravi problemi legati alla sicurezza e ai costi dei servizi
sociali.
Vince la Norvegia dei Norvegesi, la Norvegia che si
ribella all'immigrazione selvaggia e alla conseguente islamizzazione, vince la
consapevolezza che se avesse trionfato la sinistra il paese sarebbe stato
definitivamente stravolto. Con il 54% la coalizione di centrodestra affonda la
sinistra radicale, al governo dal 2005, e si prepara ad un governo guidato
dalla conservatrice Erna Solberg affiancata dai nazionalisti del FRP, il
“Partito del Progresso” che da sempre denuncia la deriva immigrazionista
e la strisciante islamizzazione della società. Vincono cuore e razionalità, ma
la stampa europea non ci sta e ci racconta la favola nera di una Norvegia
ricchissima ma egoista, un paese “incomprensibilmente” non affascinato dalla UE
e una nazione cocciutamente ostile nei confronti delle “meraviglie” della
multicultura.
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