Pagate i
debiti della Pubblica amministrazione alle imprese e abbassate le tasse, questo
ci interessa.
Giovedì
abbiamo scoperto che in seguito a una legge approvata (con fiducia) dal governo
Renzi, migliaia di spacciatori di droga condannati in via definitiva tornano in
libertà.
Ieri Banca
d'Italia certificava che nel 2014, regnante il governo Renzi, le tasse sulla
casa aumenteranno del 60 per cento rispetto allo scorso anno.
Non voglio
fare il criticone per partito preso, ma mi chiedo che fondamento abbia tutto
questo entusiasmo per il nuovo corso piddino. Il bilancio del governo Renzi per
ora è il seguente: paghiamo più tasse sulla casa, paghiamo più tasse sui
risparmi investiti (eccola servita, la patrimoniale tanto cara alla sinistra),
gli ottanta euro in più in busta paga a un limitato numero di italiani non
serviranno alla ripresa (lo ha sostenuto sempre ieri il Governatore di Banca
d'Italia), l'impegno a pagare entro l'estate i debiti dello Stato alle aziende
private non è stato mantenuto e per di più mettiamo in libertà chi attenta alla
vita dei nostri figli vendendo droga.
In compenso,
tra squilli di tromba, sono state vendute all'asta dieci auto blu. Dire «chi se
frega» suonerebbe brutto. Ma è la pura verità. Chi se ne frega del nuovo corso,
della sinistra presentabile, giovane e simpatica e del quaranta per cento?
Pagate i debiti e abbassate le tasse, questo ci interessa. Non ci stancheremo
mai di dirlo e scriverlo pur sapendo che saremo i soli a farlo. Perché se già
adesso Renzi e i suoi sono intoccabili, figuriamoci tra poche settimane quando
si aprirà il semestre europeo a guida italiana. Il più inutile degli
appuntamenti politici sarà trasformato dai Renzi boys in un mega evento dai
contorni sacrali. E mentre loro banchetteranno con i colleghi esteri, noi
pagheremo la Tasi (ammesso che riusciremo a capire quando e come) e altre
migliaia di aziende chiuderanno non per incapacità, ma perché non ce la faranno
più ad aspettare i soldi che lo Stato deve loro. Per sei mesi il manovratore
sarà indisturbabile, e chi oserà ricordargli promesse e scadenze sarà fatto
passare per rozzo populista, invidioso del quaranta per cento e quindi
rancoroso.
Peccato che
migliaia di italiani siano cadute nella trappola della sinistra dal volto
umano. Sarà banale dirlo, ma fino a che Forza Italia ha avuto voce in capitolo,
la tassa sulla casa era congelata, quella sulle rendite impensabile. Poi è
arrivato Alfano, poi è arrivato Renzi. Ed ecco come siamo messi.
da Il Giornale
Nessun commento:
Posta un commento