Ammazzò
un vigile a Milano, i giudici: è cresciuto in ambienti difficili. Pena
scontata, e ora faranno lo stesso col picconatore
Sei uno
sbandato? Attenuante generica. Vivi in una famiglia di ladri? Attenuante
generica. Rubi? Attenuante generica. L’unica scuola che conosci è quella del
crimine? Attenuante generica. Il tribunale di Milano ci ha finalmente chiarito
la sua visione del mondo: il delinquentello che vive ai margini della società
va capito e aiutato, il cittadino normale che ogni mattina timbra il
cartellino e lavora tutto il giorno, senza rubare, per dire, nemmeno un
portafogli, al contrario va trattato con massima severità. Vi pare
strano? Invece è proprio così, parola di giudice: una vita vissuta negli
illeciti è un’attenuante generica. Una vita vissuta nel rispetto delle legge,
di conseguenza, diventa un’aggravante specifica. Ma come? Vi presentate
al giorno d’oggi senza aver mai borseggiato una vecchietta? Senza nemmeno un
po’ di spaccio? Senza aver massacrato di botte qualcuno? Come vi permettete?
Sembra un paradosso, invece è una sentenza: ricordate il vigile di Milano
ucciso nel gennaio 2012? Stava facendo normali controlli alla Bovisa quando
venne travolto da un Suv che lo trascinò per 200 metri, avanti e indietro con
gli pneumatici da neve sul cadavere, senza nessuna pietà. Alla guida c’era un
rom, Remi Nikolic, allora diciassettenne, che fuggì a tutto gas, facendo
perdere le sue tracce: lo trovarono in Ungheria tre giorni dopo. Mai dato
segno di rimorso, mai dato segno di pentimento. Anzi: i giudici sottolineano
che è sempre stato «freddo, reticente e mendace». Però poverino è
cresciuto in un campo rom, «in un contesto familiare caratterizzato dalla
commissione di illeciti» e dalla «totale assenza di scolarizzazione». Dunque,
poche storie: merita le attenuanti generiche. Ergastolo (come meriterebbe)?
Macché. 26 anni (come aveva chiesto il pm)? Neppure. E allora? 15 anni. Proprio
così: 15 anni. Ridurre un vigile a una polpetta passandogli e ripassandogli
sopra con l’auto merita una condanna che, considerati i permessi premio, la
buona condotta, varie ed eventuali, fra qualche anno lo porterà a girare di
nuovo liberamente per la città. Magari alla guida di un Suv.
di Mario
Giordano (Libero)
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