La
titolare del ministero dell'Integrazione non ha commentato la strage del
ghanese clandestini che ha ammazzato tre persone col piccone.
E'
dirompente il silenzio del ministro per l'Integrazione Cécile Kyenge sul
caso del clandestino ghanese, che armato di piccone, sabato 4 maggio ha
seminato il terrore nel quartiere Niguarda di Milano. Subito dopo la sua nomina
a ministro, la Kyenge aveva parlato prima dello ius soli (dare cioè la possibilità
agli immigrati che nascono in Italia di ottenere la cittadinanza italiana) poi,
in un'intervista a Lucia Annunziata, della necessità di abolire il reato di immigrazione clandestina. I
morti dell'assassino sono diventati tre. Il cladnestino Kabobo non doveva
essere a Milano, era stato arrestato ma poi scarcerato per decorrenza dei
termini, doveva essere espulso ma lui aveva fatto ricorso. Politici di destra e
sinistra sono intervenuti per commentare la vicenda. Ma il ministro di Cécile
Kyenge tace. Non parla più. Eppure dalla ministra dell'Integrazione ci si
aspetta una dichiarazione, un commento. Una presa di posizione. Le vittime, a
Niguarda e a Castagneto Carducci (una ragazza trucidata), sono italiane.
Ministra Kyenge, vuole ancora dirci che la clandestinità non è un reato?
da Libero (14.05.13)
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