L'appello
di alcuni imprenditori della zona industriale, esasperati per la costante
presenza di carovane. Sudiciume, rifiuti fra cui siringhe e continue molestie a
chi passa: «Non ce la facciamo più e così perdiamo la faccia con i clienti»
SCHIO. «Sudiciume, fastidi, rifiuti e totale assenza
d'igiene. Basta, non ne possiamo più dei nomadi che bivaccano in zona
industriale dove noi dobbiamo lavorare». È il grido di protesta e frustrazione
lanciato da alcune aziende di via Lago di Albano a Schio, stufe della
situazione di degrado che periodicamente viene a crearsi nell'ampio parcheggio
pubblico che costeggia tutta la strada nella sua lunghezza. «Nelle ultime due
settimane i nomadi hanno continuato ad andare e venire – spiegano Antonella
Ferrasin e Massimo Comparin della Rondo Srl, che si è fatta portavoce dei
disagi anche della decina di aziende limitrofe – rendendo il parcheggi
impraticabile: dappertutto rifiuti, escrementi umani, panni e tappeti stesi tra
un albero e l'altro. Abbiamo perfino trovato delle siringhe. Inoltre
continuavano ad importunare le persone che entravano ed uscivano dalle aziende,
chiedendo soldi oppure offrendo letture della mano e perfino prestazioni
sessuali. C'è poi anche un problema di sicurezza, dovuto all'utilizzo di
bomboloni di gas, piazzati in mezzo al parcheggio, per cucinare o altro». In
questi giorni sono state 7-8 le roulotte sistemate in quell'angolo di zona
industriale, alternato ad un altro parcheggio in via Lago di Misurina. Un
totale di oltre 20 persone, tra adulti e bambini, che hanno stazionato
indisturbate fino a mercoledì, quando sono state sgomberate dalla polizia
locale del Consorzio Altovicentino dopo le numerose e persistenti segnalazioni
da parte delle ditte. «Per noi è un disagio anche dal punto di vista
dell'immagine - ha spiegato l'amministatore delegato della Rondo, Claude
Jutzeler -. Magari arrivano clienti dalla Germania o dalla Svizzera e siamo
costretti ad accoglierli con un accampamento davanti all'ingresso.
da Il Giornale di Vicenza del 10.05.2013
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