A breve
anche Arsiero avrà la sua moschea. E la particolarità è che sorgerà in mezzo a
2 case e all’interno di un cortile privato. A denunciarlo è la Lega Nord che
attraverso la distribuzione di volantini ai gazebo ha portato alla luce un
fatto che finora sembrava essere solo una semplice chiacchiera di paese ma che
di fatto coinvolge l’intera comunità. Gli avvenimenti hanno fatto comprendere
chiaro e tondo che la moschea vedrà la luce a breve e nascerà in via Castrente
15/A, nella ex zona artigianale che è stata dichiarata ‘C2 edificabile’.
Proprio lì,
un capannone di 240 metri quadri è stato aggiudicato in prima battuta ad
un’asta pubblica ed è stato venduto ad un gruppo di islamici che si sono fatti
conoscere in paese per aver fondato l’Associazione Culturale e Sportiva
Issalam. ‘Nel 2003 – ha spiegato il direttivo della Lega di Arsiero –
l’amministrazione Gaspani ha concesso all’associazione di ristrutturare e
gestire un ex bar in località Scalini da adibire a luogo di ritrovo. Oggi,
l’amministrazione Busato, ha fatto sì che un capannone attrezzato oggi ad
officina meccanica, possa diventare un luogo di culto.
Fatto è che
l’artigiano che ora occupa il capannone e che avrebbe voluto comperare all’asta
il ‘suo’ luogo di lavoro, se l’è visto soffiare al volo già alla prima battuta
d’asta. Ciò che preoccupa ora i leghisti di Arsiero, oltre al fatto che un
luogo di lavoro venga soppresso e trasformato in luogo di ritrovo e culto
porterà nel cortile di Via Castrente gli oltre 370 mussulmani del paese, è
anche il fatto che intorno al capannone-moschea l’associazione ha potuto
acquistare solo 3 metri da un lato e 5 dall’altro. Ciò rende di fatto
impossibile sia il parcheggio di eventuali vetture sia la permanenza
all’interno del raggio di proprietà di tutta la mole di fedeli che si
recheranno in moschea per incontrarsi e pregare.
‘Oltre ad
essere luoghi di culto – ha spiegato la Lega di Arsiero – le moschee
rappresentano per le comunità islamiche un modo per uscire dalla sfera privata
ed entrare in quella pubblica rendendosi visibili e facendosi percepire in modo
ufficiale. Spetta ai comuni individuare nei piani urbanistici aree da destinare
ad edifici di culto ed attrezzature per servizi religiosi sulla base delle
esigenze della popolazione locale e delle istanze delle comunità religiose’.
Oltre al
danno di far sgomberare un luogo di lavoro ai 2 artigiani che esercitano la
loro professione nel capannone, la Lega denuncia il silenzio
dell’amministrazione comunale e sottolinea: ‘Dove è la tanto sbandierata
trasparenza amministrativa di questa amministrazione che è la principale
promotrice del cambio d’uso dei terreni oggetto del contenzioso?
L’amministrazione Busato nel suo assordante silenzio dimostra disaffezione
verso coloro che tra tributi e tasse mantengono la gestione del Comune. Il
Sindaco – conclude la Lega – avrebbe dovuto informare i cittadini e fare un
percorso di consultazione della popolazione residente nel quartiere, che oltre
al fastidio subirà anche un danno economico dovuto alla svalutazione degli
immobili’.
Anna
Bianchini (ThieneOnLine)
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