venerdì 25 luglio 2014

Immigrato libero dopo 34 furti. Zaia: Se la legge è impotente va cambiata


“In uno Stato in cui la legalità abbia la giusta attenzione dopo la prima volta non ci sarebbero state le altre 33. Purtroppo invece questa storia da pessimo guinness dei primati emerge una realtà ben diversa, che sfiora l’impunità, e poco importa che si tratti di cosiddetti ‘piccoli reati’”.
Con queste parole il presidente della Regione del Veneto commenta la vicenda di un immigrato rumeno di 31 anni che ha collezionato 34 denunce per altrettanti furti in supermercati nel vicentino, nel veronese, e poi via via lungo tutto il nord Italia fino in Piemonte.
“Siamo di fronte – incalza Zaia – ad un esempio eclatante di un fenomeno che è purtroppo diffusissimo. Chiamiamo pure il furto e il taccheggio ‘piccoli reati’ – aggiunge – ma reati sono e, aldilà del valore economico di ogni singolo episodio, determinano un allarme sociale crescente tra le persone, che non si sentono più sicure nemmeno nelle normalissime attività quotidiane, e danni ingenti agli esercizi colpiti”.
“La legge attuale è impotente? – conclude Zaia – allora la si cambi e finalmente si dia la priorità alla difesa del sacrosanto diritto alla sicurezza delle persone per bene invece che a un’ormai inaccettabile atteggiamento garantista verso chi commette reati”.
da GdV

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