Voto segreto
al Senato e il governo va subito sotto. Lo spauracchio dello scrutinio
segreto alza un velo sulla fragilità dell'esecutivo Renzi. L' Aula di Palazzo
Madama ha approvato a voto segreto l’emendamento 1.1979 presentato dal
senatore della Lega Stefano Candiani. Favorevoli 154, contrari 147, 2
astenuti. Il Governo aveva espresso parere negativo mentre i
relatori avevano presentato pareri contrastanti: favorevole quello di Roberto Calderoli (Ln), contrario quello di Anna Finocchiaro (Pd).
Il voto - La proposta di modifica dell’articolo 55 della
Costituzione interviene sulla competenza del Senato sui temi della
famiglia e del matrimonio, su quelli della salute e su quelli
etici previsti dagli articoli 29 e 32 della Carta. Dopo la
votazione il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha sospeso la seduta.
Una battuta d'arresto secca e dura da digerire per Renzi e per la Boschi. Lo
sgambetto a scrutino segreto sull'emendamento della Lega mette in allarme il
governo. Sale dunque la tensione anche sul fronte delle riforme.
L'allarme - Se dovesse passare la linea di un voto segreto anche sulle
riforme istituzionali come aveva annunciato lo stesso presidente del Senato
Pietro Grasso, allora la strada per Renzi si complica. I frondisti
avrebbero gioco facile per affossare il piano del premier. Va detto che non è
la prima volta che l'esecutivo va sotto in uno scrutinio segreto. Ma se dovesse
accadere anche sulla strada delle riforme le conseguenze a questo punto sono
inimmaginabili. Il premier ora trema...
I 101 di Prodi - Intanto attacca subito da Bruxelles,
l’europarlamentare Pd Pina Picierno, con un tweet:"A volte
ritornano. La ricarica dei 101". Le fa subito eco da Roma, il
compagno di partito Davide Faraone, membro della segreteria, con un alto tweet:
"Si conferma la legislatura dei 101. Ma noi siamo più determinati.
Serenamente andiamo avanti", mentre Ivan Scalfarotto, sottosegretario alle
Riforme, a sua volta affida al social il suo disappunto: "La norma votata dal
Senato non intacca la riforma, ma crea danno alle battaglie per i diritti
civili, costrette al pantano bicameralista".
da Libero Quotidiano
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