Zaia chiede l’aiuto del governo,
“situazione causata dalla mafia delle braccia a poco prezzo”
“L’invasione dei venditori abusivi sulle spiagge
venete ha assunto le caratteristiche di una vera e propria emergenza, sul piano
della concorrenza sleale, su quello della sicurezza perché vanno facendosi
sempre più aggressivi, su quello della salute pubblica, perché nessuno sa da
dove vengano, dove vivano, come stiano, su quello della criminalità
organizzata, perché dietro a questi poveretti, magari arrivati con Mare
Nostrum, c’è una vera e propria mafia delle braccia a poco prezzo, che li
sfrutta e li intimidisce. Occorre un’operazione sicurezza a livello nazionale,
che sradichi il fenomeno alla radice, individuando i livelli superiori e
rendendo poi impossibile commettere il reato finale lungo i litorali.
Con queste parole il Presidente della Regione del
Veneto Luca Zaia lancia un allarme nazionale rispetto al problema del
proliferare dei venditori abusivi il cui numero sulle spiagge venete aumenta di
giorno in giorno, assieme anche ad alcuni episodi d’intolleranza e aggressività
nei confronti dei tutori dell’ordine. Il Ministro Alfano ed il suo Governo
considerino le conseguenza della loro operazione Mare Nostrum e si preoccupino
di questo vero e proprio fenomeno di malavita organizzata, dedicando le energie
investigative necessarie a scoprire i vertici dell’organizzazione, i traffici attraverso
i quali arrivano le merci taroccate, gli intermediari che le fanno arrivare sui
territori, gli sfruttatori che reclutano i disperati spedendoli per ore e ore
sotto il sole a commettere un reato e a mettere in crisi i commercianti onesti,
alle prese con tasse, regolamenti, controlli, pos con commissione da pagare per
poche decine di euro”.
“Non è più ammissibile – aggiunge Zaia – che a fronteggiare il problema ci
debbano essere, soli come sempre, i Sindaci, le Polizie Locali, i Carabinieri
delle piccole e benemerite stazioni sul territorio. Lo Stato si svegli e faccia
di tutto e subito per sgominare questo nuovo fenomeno di mafia”.
“Attenzione – ammonisce Zaia – le nostre antenne all’estero ci dicono che in
Europa e nel mondo il fenomeno è già stato notato e catalogato alla voce scarsa
sicurezza in Italia, ed è già ampiamente utilizzato per distogliere i turisti
dalle destinazioni del Veneto e dell’Italia e indirizzarli altrove. Ancora una
volta governanti ciechi e sordi alle reali necessità della gente e degli
operatori economici sembrano volgere lo sguardo altrove. Mi auguro – conclude
il Governatore del Veneto – che si sveglino al più presto, perché l’economia
turistica sta correndo un grave rischio”.
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