L'eurodeputata Pd logorata dalle primarie in Veneto:
"Guardate le mie unghie, sono spezzate...". Stile ladylike addio?
Ah, le mani.
Già, le mani... Alessandra Moretti è lorgorata dalla politica. Non tanto
dall'europarlamento, dove è stata da poco eletta.
Piuttosto
dalle primarie. E tutta questa stanchezza la riversa sulla sua bellezza acqua e
sapone, sullo stile "ladylike" che l'accomunava alla ministra Maria
Elena Boschi.
Ma la
politica, la corsa per la poltrona da governatrice del Veneto, la sta
logorando. "Ecco qui - dice al giornalista del Corriere della Sera che
oggi l'ha intervistata - guardi pure, controlli... unghie spezzate, nemmeno
l’ombra di smalto... Sa quant’è che non vado dall’estetista?".
Lo scorso 18
novembre, in un'altra
intervista al Corriere della Sera, aveva detto di andare
dall'estetista una volta alla settimana. "Dobbiamo e vogliamo
essere belle, brave, intelligenti ed eleganti", diceva. Parlava di
stile "ladylike" da declinare anche in politica, assicurava che la
bellezza "non incompatibile con l'intelligenza". E, contro i
pregiudizi di una certa sinistra vetero, la Moretti sparava senza pietà: "Io,
la Boschi, la Madia, abbiamo uno stile 'Lady Like': dobbiamo e vogliamo essere
belle, brave, intelligenti ed eleganti". Una stilettata che molti
intesero essere indirizzata alla vecchia guardia che innalza a dogma lo stile
di Rosi Bindi. "Era più austero, mortificava la bellezza, la
capacità di mostrare un volto piacente, per fortuna era diverso dal nostro -
diceva l'eurodeputata al Corsera - ma si sa, i tempi sono cambiati". E
ancora: "Io vado dall'estetista ogni settimana: cosa faccio? Ogni cosa,
le meches, la tinta...vado a correre. Accompagno i miei figli di corsa,
loro in bici io di corsa". E anche quando le facevano notare che sui social
l'avrebbero massacrata, lei ribatteva impavida: "E chissenefrega, devo
forse venire coi peli, i capelli bianchi..? Ho un ruolo pubblico, rappresento
tante donne e voglio farlo al meglio... sappiano che non ci intidimiscono.
Saremo sempre più belle, brave pronte tenaci e coraggiose... ma cos'hanno
contro di noi, cosa gli abbiamo fatto?".
Sacrosante
le parole della Moretti. Per nulla l'attacco di Massimo Cacciari che tuonò: "Ma
che caz... dice la Moretti? Poverina, non conosce la storia di questo Paese!".
Benvenga lo stile "ladylike". Benvenga la bellezza, che non è
alternativa all'intelligenza, anche tra i banchi della politica. La sinistra ci
è arrivata tardi, ma alla fine sembrano averlo capito anche dalle parti di via
del Nazareno. Lo stesso Matteo Renzi aveva parlato di "rivoluzione
della bellezza". E la Boschi non ha mai mascherato le proprie curve.
Anzi, più volte ha difeso il diritto di sentirsi a proprio agio con la
femminilità. Ma tutto ha un limite. Perché tirarla alle lunghe con l'estetista,
il parrucchiere, la manicure... che scatole! Il Corriere
della Sera è diventato il confessionale della Moretti. Non si sa se
per mettere una pezza alla passata intervista, che le sono valsi non pochi
strali da certi sinistri, o per dimostrare che ha corso in lungo il largo il
Veneto per meritarsi la nomination alla Regione. Ma tant'è.
La Moretti
non va da tempo dall'estetista. Ha le unghie rotte. E pure senza smalto. È un
problema. In settimana dovrà risolverlo. Le 230mila persone che l'hanno votata
alle europee per mandarla a Strasburgo per cambiare la Ue possono (ancora)
aspettare. Tanto giorno più, giorno meno poco cambia.
di Andrea Indini (Giornale)