mercoledì 19 novembre 2014

Sequestro di immobili, terreni e auto a famiglia di nomadi a Mestre

Ritenuti da sempre dediti a traffici illeciti e privi di alcuna fonte legittima di guadagno
La polizia Anticrimine di Venezia, in collaborazione con il Commissariato di Mestre, ha dato esecuzione al provvedimento di sequestro, disposto dal Tribunale di Venezia e previsto dal Codice Antimafia, a seguito della proposta formulata dal Questore di Venezia Angelo Sanna nell’aprile 2013, di alcuni beni immobili e mobili intestati a componenti del nucleo familiare “sinti” dei Lovacovic, ritenuti da sempre dediti a traffici illeciti e privi di alcuna fonte legittima di guadagno.
I beni mobili e immobili ricnducibili al gruppo familiare sono stati ritenuti acquisiti con il riempiego di denaro proveniente da reati. Il provvedimento ha riguardato un ampio terreno, precedentemente utilizzato dal gruppo come accampamento, ubicato a Mestre in via Terraglietto, una abitazione nel comune di Mira e un camper.
L’attività si inserisce in una maggiore azione di contrasto, voluta dal Questore di Venezia, all’accumulo di beni da parte di soggetti pregiudicati privi di lecite fonti economiche, secondo quanto disposto dal Codice Antimafia del 2011 che ha ampliato le tipologie di persone nei cui confronti possono essere applicate le misure di prevenzione di carattere patrimoniale.
Il provvedimento di sequestro operato sara’ successivamente oggetto di pronuncia da parte del Tribunale di Venezia in ordine alla confisca dei beni sequestrati.
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