La titolare è stata denunciata per favoreggiamento
della prostituzione e ha preso 20 mila euro di multa Tra le squillo una donna
con permesso umanitario.
VICENZA. Posizione ideale: un ex capannone
in zona industriale, lontano da occhi indiscreti. Eppure quel continuo viavai
di persone non è passato inosservato. L'aspetto strano, che balzava subito
all'occhio è che, pur essendo un centro estetico, i clienti erano soltanto
uomini. Uomini che hanno subito ammesso: non avevano scelto le “Due rose
d'Oriente” di strada dei Molini per i massaggi, ma per le prestazioni sessuali
che venivano dopo. Pacchetto completo da 50 euro. E almeno una cinquantina
erano anche i vicentini che ogni giorno prendevano appuntamento. Insomma un
giro d'affari da 70 mila euro al mese. Un business a cui hanno messo la parola
fine questura, polizia locale e Ispettorato del lavoro.
L'INDAGINE. È iniziato tutto alcune settimane fa: qualche segnalazione, poi gli
appostamenti, le domande ai clienti. Infine il blitz che ha portato alla
chiusura del centro di Saviabona. Centro che era stato regolarmente aperto da
un'immigrata cinese di 27 anni, residente a Vicenza. (...)
GdV 14.11.2014.
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