“Invece di
battibeccare sterilmente tra loro, i presidenti del Consiglio, Matteo Renzi e
quello della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, farebbero meglio a
occuparsi di problemi veri come quello dell’embargo nei confronti della Russia
per la questione ucraina che sta letteralmente devastando ampi settori
dell’economia italiana e veneta”. Lo afferma il governatore Luca Zaia,
commentando le preoccupanti cifre rese note dal presidente di Confartigianato
Veneto, Giuseppe Sbalchiero, relative all’export dalla nostra regione verso
Mosca.
“Se il Made in Italy nella Federazione Russa è in calo del 6,6% negli ultimi
dodici mesi – sottolinea Zaia – e se tra le realtà produttive più penalizzate
ci sono quelle venete dell’artigianato e dell’agroalimentare, gli imprenditori
e i lavoratori sappiano che a causare questa situazione disastrosa che può
compromettere per sempre la loro attività, sono le scelte scellerate dell’UE,
avallate dal governo italiano”.
“Non è solo una questione di convenienza ma di buonsenso, lungimiranza e capacità diplomatica – prosegue il governatore veneto –. Appare evidente, infatti, l’illogicità sotto ogni punto di vista di questo scontro innescato nei confronti della Russia che, mi pare, non abbia portato ad alcuna soluzione del problema Ucraina e per contro stia danneggiando pesantemente molti Paesi e regioni della comunità europea. Che senso ha, dunque, incaponirsi su posizioni di discutibile intransigenza, privilegiandola al dialogo tra le parti?”
“Continuerò a muovermi nella direzione indicata dai provvedimenti che la Giunta veneta ha approvato esattamente un mese fa e ancor prima in una risoluzione del Consiglio regionale – conclude Zaia – per uscire da questo assurdo embargo che rappresenta una tragedia per il nostro sistema produttivo, che si poteva tranquillamente evitare”.
“Non è solo una questione di convenienza ma di buonsenso, lungimiranza e capacità diplomatica – prosegue il governatore veneto –. Appare evidente, infatti, l’illogicità sotto ogni punto di vista di questo scontro innescato nei confronti della Russia che, mi pare, non abbia portato ad alcuna soluzione del problema Ucraina e per contro stia danneggiando pesantemente molti Paesi e regioni della comunità europea. Che senso ha, dunque, incaponirsi su posizioni di discutibile intransigenza, privilegiandola al dialogo tra le parti?”
“Continuerò a muovermi nella direzione indicata dai provvedimenti che la Giunta veneta ha approvato esattamente un mese fa e ancor prima in una risoluzione del Consiglio regionale – conclude Zaia – per uscire da questo assurdo embargo che rappresenta una tragedia per il nostro sistema produttivo, che si poteva tranquillamente evitare”.
GdV 06.11.2014
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