Altissima
tensione, a Bologna, per la visita del segretario della Lega Nord Matteo
Salvini al campo nomadi abusivo di via Erbosa, alla periferia della
città, lo stesso in cui qualche giorno fa la consigliera comunale del Carroccio
Lucia Borgonzoni era stata presa a schiaffi e spintonata da una donna rom.
L'auto di Salvini, una grossa Volvo, è stata infatti "intercettata"
lungo il percorso da un gruppo di giovani dei centri sociali, che l'hanno
bloccata, tempestandola di calci e pugni. La Volvo ha fatto per proseguire, ma
uno dei contestatori si è aggrappato al tetto, costringendola a fermarsi pochi
metri più avanti. A quel punto, uno dei giovani ha lanciato un oggetto, con
ogni probabilità un grosso sasso, nel lunotto posteriore, sfondandolo.
L'autista di Salvini è comunque riuscito a riprendere la marcia. Ma la visita
al campo nomadi è saltata. "Così i balordi dei centri sociali hanno
distrutto la nostra macchina, prima ancora che ci avvicinassimo al campo
rom. Noi stiamo bene. Bastardi. Se questa è la Bologna ’democratica e
accogliente', dobbiamo liberarla". Così il numero uno della Lega, a caldo,
sul suo profilo Facebook.
La polizia
dov'era? -
Dalle parti di via Erbosa, questa mattina, c'erano oltre agli scalmanati dei
centri sociali, anche decine tra cameraman e fotografi e cronisti dei giornali.
L'arrivo al campo nomadi abusivo alle porte di Bologna del leader leghista era
infatti stato annunciato giorni fa, dopo che la consigliera Borgonzoni era
stata aggredita all'interno dello stesso campo. Eppure, a proteggere il leader
leghista ed europarlamentare non c'era nemmeno un poliziotto. Nemmeno uno,
nonostante la visita di Salvini fosse stata "accolta" nei giorni
scorsi da minacce da parte dell'antagonismo rosso bolognese. Per fortuna, gli
scalmanati si contavano sulle dita di una mano, altrimenti, se l'auto
dell'europarlamentare fosse stata bloccata, le cose sarebbero andate molto ma
molto peggio. Le sole forze dell'ordine erano all'ingresso del campo
nomadi per impedire a giornalisti e curiosi di entrare.
"Denuncio
tutti" - Alle
tredici, il segretario della Lega ha comunque incontrato la stampa, in quella
che avrebbe dovuto essere la conferenza post-visita al campo nomadi. "Oggi
faccio lavorare l’avvocato - ha detto - oltre a denunciare quelli che
hanno devastato l’auto, denuncio anche tutti i cretini che su Facebook
istigano alla violenza". Salvini era con la consigliera Borgonzoni e il
candidato sindaco del Carroccio a Bologna, Alan Fabbri. "Spero che la
condanna all’assalto a sassate della mia auto sia unanime da tutta la
politica, perché al di là delle parti non si può prendere a sassate
una macchina, con due ragazze a bordo. Per fortuna nessuno si è fatto
male. C’è il daspo per i tifosi - incalza Salvini in
conferenza - e mi chiedo certi balordi cosa facciano in giro per
Bologna: devono essere rinchiusi". E continua: "È la prima
volta in 20 anni che mi capita una cosa del genere, quando ti vedi
arrivare davanti delle persone con le cinghie in mano ti spaventi. Io
comunque nel campo rom ci torno"
da Libero Quotidiano
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