La note della Regione Veneto e a seguire
i commenti del presidente Luca Zaia e dell'assessore al bilancio Roberto
Ciambetti sulla comunicazione dell'Agenzia “Fitch” sul bilancio della Regione
Fitch
Ratings ha confermato per la Regione del Veneto il rating di lungo termine BBB
+ con prospettive stabili. Tale giudizio interessa circa 800 milioni di euro di
obbligazioni e riflette le convinzioni di Fitch su fatto che il Veneto
continuerà a conseguire un buon risultato di gestione.
E’ questo, in estrema
sintesi il giudizio emesso poco fa dall’Agenzia Internazionale di rating
“Fitch” sul bilancio della Regione del Veneto, che viene ampiamente promosso e
che riceve la classificazione BBB+ invece di una superiore per il solo motivo
che non è permesso che il rating di una Regione superi quello dello Stato di
appartenenza.
Di seguito, una sintesi delle
motivazioni del rating assegnato al Veneto:
PRINCIPALI MOTIVAZIONI DEL RATING
Quadro istituzionale: Fitch valuta le
relazioni inter-governative italiane come "neutrali" per il giudizio
del Veneto, che è fissato pari al livello nazionale di BBB+, in quanto la
Regione manca di autonomia finanziaria sostanziale. La Regione ottiene benefici
dallo Stato, come prestiti agevolati a lungo termine, ma rimane soggetta
all’obbligo di contributo al risanamento dei conti nazionali, con ripetute
riduzioni di risorse attribuite.
Debito e liquidità: il debito totale del
Veneto si attesta intorno a 2,8 miliardi, che comprende 1,6 miliardi di
anticipazione di liquidità dallo Stato ai sensi del D.L.35/2013 e 73 milioni di
debito a carico dello Stato. Fitch non ritiene che l’indebitamento del Veneto
sia fonte di preoccupazione. La liquidità della Regione è pari a 1,1 miliardi,
il 10% del bilancio, offrendo una protezione efficace in caso di
disallineamenti inattesi nei flussi finanziari in entrata e uscita. Dopo la
ricapitalizzazione di 1,6 miliardi, le aziende sanitarie hanno stabilizzato i
tempi di pagamento ai fornitori entro i normali 60 giorni dalla fattura.
Perfomance fiscali: Fitch si attende che
il margine corrente del Veneto si mantenga intorno ai 200-250 milioni nel corso
del 2015-2017, ovvero il 2-3% delle entrate correnti. Il margine è ridotto
rispetto agli standard internazionali, ma il servizio del debito di circa di
circa 150-180 milioni sarà interamente coperto dal bilancio corrente. La
flessibilità fiscale residua pari al 10-15% delle entrate fornisce
spazi per assorbire eventuali disallineamenti entrate-spese.
Gestione: per Fitch il Veneto tende a
mantenere un servizio sanitario equilibrato, settore che assorbe l'80% delle
risorse di bilancio.
Fitch osserva peraltro che il disavanzo
del bilancio generale della Regione è stato ridotto a 0,5 miliardi a dicembre
2014, dall’ammontare di 1 miliardo del 2010.
Economia: Il Veneto è una delle Regioni
maggiormente produttive in Italia e il suo PIL pro capite è del 15% pià alto
della media Euro-28. Il tasso di disoccupazione è basso, pari al 7,5% (12,5% è
il livello nazionale), e ridotto è l’indebitamento delle famiglie, mettendo al
riparo il gettito fiscale da improvvise fluttuazioni economiche. Fitch si
aspetta che la ripresa del settore industriale Veneto, il secondo più importante
d'Italia, contribuirà alla crescita del PIL di circa lo 0,5% nel 2015.
“Il giudizio emesso da Fitch sul
bilancio del Veneto è motivo di grande orgoglio. Ricevere una valutazione
positiva, che potrebbe essere anche migliore se non fosse vietato che una Regione
abbia un rating superiore a quello del suo Stato di appartenenza, non era
facile, in una fase storica di crisi economica diffusa e di continui tagli
governativi in ogni settore a cominciare dalla sanità. Ognuno dei cittadini
Veneti, con il sacrificio, il lavoro per mantenere la famiglia e pagare le
altissime tasse nazionali, la serietà, l’onestà ha portato un mattoncino di
questo grande successo”.
Con queste parole, il Presidente della
Regione del Veneto Luca Zaia commenta la valutazione dell’Agenzia
Internazionale di rating Fitch, emessa poco fa sul bilancio della Regione del
Veneto.
“BBB+ - dice il Governatore – è il
massimo che potevamo ottenere, perché non possiamo avere un rating superiore a
quello assegnato all’Italia, ma le valutazioni tecniche di Fitch indicano
chiaramente come il Veneto sia di fatto frenato dall’Italia, e non da oggi”.
“Fitch – aggiunge il Presidente del
Veneto – tranquillizza gli investitori internazionali, attestando che i nostri
conti sono solidi, con un attivo di cassa di 1 miliardo e 100 milioni; che la
spesa sanitaria è sotto controllo e il pagamento dei fornitori è rientrato nei
canonici 60 giorni; che al 2014 il disavanzo del bilancio generale è stato
dimezzato rispetto al 2010 (0,5 miliardi contro un miliardo del 2010); che le
entrate correnti superano le spese correnti e che il relativo margine positivo
ci permette di finanziare in parte le spese d’investimento senza incorrere
nell’indebitamento; che il Veneto è una delle Regioni più produttive d’Italia,
con un Pil pro capite, nonostante la crisi, più alto del 15%
rispetto alla media dei Paesi dell’Euro-28”.
“Mi auguro – conclude il Governatore –
che questa valutazione arrivi sui tavoli dei tagliatori romani in modo da
fargli capire che tagliare alle eccellenze, qual è il Veneto per un giudice
impietoso come Fitch, è un catastrofico errore che porterà l’Italia sempre più
in giu’”.
“Credo che il giudizio di Fitch sui
conti della Regione segni per me, per i miei collaboratori e quanti mi sono
stati al fianco in questi cinque anni, un momento veramente importante, perché
testimonia e certifica che la Giunta guidata dal Presidente Luca
Zaia lascia i conti in ordine e in buona salute” L’assessore regionale al
Bilancio, Roberto Ciambetti, commenta non senza soddisfazione il rating di
Fitch pubblicato dopo la chiusura dei mercati di Londra, ore 18 per l’Italia
“Ancora una volta emerge il dato di fondo – spiega Ciambetti
- L’essere in Italia ci penalizza anche se Fitch precisa bene, e più
volte, che con la Regione Veneto non ci sono rischi nemmeno in caso
di oscillazioni e fluttuazioni imprevedibili e questo perché
presentiamo una situazione economico-finanziaria ineccepibile. Leggo
testualmente ‘Veneto's ratings remain constrained by Italy's as per Fitch's
criteria’ cioè ‘il rating di Fitch rimane vincolato a quello dell’Italia come
fissato nei criteri di Fitch’ ma è interessante la forma verbale usata ‘ remain
constrained’ che suona anche come resta costretto, obbligato, forzato nel
vincolo all’Italia. Senza Italia, il Veneto avrebbe altra
valutazione. Così Fitch ci promuove e come abbiamo visto in passato, e come
oggi viene riconfermato, il far parte del sistema Italia penalizza la Regione:
il rating resta quello dell’Italia, BBB +, ma la solidità dei conti, il rigore
nella gestione, la capacità del management e tutti gli indicatori
economico-finanziari non lasciano dubbi: dai conti della Regione non c’è da
attendersi sorprese negative nemmeno se ci trovassimo ad affrontare fasi
difficili. Stando all’Agenzia di rating, infatti, la liquidità della
Regione è pari a 1,1 miliardi, il 10% del bilancio, e ciò
garantisce una protezione- continua Ciambetti - in caso di
disallinementi inattesi tra gettito fiscale e spese. Il risultato di
gestione del Veneto si mantiene intorno ai 200-250 milioni nel corso del
2015-2017, ovvero il 2-3% delle entrate correnti e il bilancio corrente, cito
da Fitch, è in grado di garantire la quota di debito. La
flessibilità fiscale residua pari al 10-15% delle entrate fornisce
spazi per fronteggiare eventi attualmente non preventivabili: non dimentichiamo
infatti che non abbiamo incrementato le tasse e ciò, nell’ottica dell’agenzia
di rating è un doppio vantaggio, perché dimostra che siamo riusciti a gestire
al meglio le nostre risorse, dall’altro abbiamo eventuali margini di manovra.
Ottima la valutazione della sanità che rappresenta circa l’80 per cento del valore
di bilancio e particolarmente importanti le valutazione positive sull’intero
management. Il debito totale del Veneto si attesta intorno a 2,8
miliardi, che comprende 1,6 miliardi di anticipazione di liquidità
come previsto ai sensi del D.L.35/2013, oltre 73 milioni
di debito a carico dello Stato. Nonostante ciò ‘ Fitch does not deem
Veneto’s debt as a concern’ il che vuol dire che l’agenzia non considera il
debito della Regione una preoccupazione. Sottolineato dall’agenzia e commentato
positivamente anche il progressivo restringimento del disavanzo,
conseguito grazie alla politica di privilegio nello smaltimento dei residui
piuttosto che nell'incremento dei nuovi impegni. Cosa posso dire? – conclude
Ciambetti – Io penso che questo sia il frutto del gioco di squadra. Per quanto
mi riguarda credo che l’analisi dell’agenzia vada a sottolineare il grande
lavoro svolto dall’intera struttura del Bilancio, dalla Ragioneria, i Tributi,
alla Contabilità, nonostante una stagione veramente difficile per chi ha dovuto
gestire uno scenario in continuo mutamento, nel quale non si sapeva con
esattezza quali fossero le risorse trasferite e quali no, quali tagli avremmo
dovuto aspettarci e quali mettere assolutamente in preventivo. Le parole di
Fitch suonano come un riconoscimento veramente eccezionale”
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