Bell’accordo
quello del governo italiano con l’Unione europea sui migranti! Solo un
esecutivo geniale poteva rivendersi l’intesa con la vecchia Europa come un
successo, perfino aiutato da Miss Pesc Federica Mogherini. Perchè come
raccontano le prime indiscrezioni, gli altri paesi Ue sono disposti a dividersi
40 mila migranti l’anno, alla sola condizione di mandare in Italia i loro
ispettori a registrare chiunque arrivi sui barconi. Non si può dire, ma è la
verità: grazie a questo accordo l’Italia dovrà tenersi almeno 60 mila
clandestini più di quelli che ha oggi…Lasciamo da parte la propaganda politica
di destra e di sinistra. La realtà è che l’Italia sull’immigrazione e sugli
sbarchi ha scelto in questi anni la strada in cui più eccelle: quella dei
furbetti del quartierino. Vero infatti che i barconi arrivano sulle coste della
penisola. E infatti secondo i dati del ministero dell’Interno ne sono arrivati
170.100 nel 2014. Secondo il trattato di Dublino, l’Italia avrebbe dovuto
registrarli tutti, prendendo le impronte digitali. Ma non l’ha fatto: ne ha
registrato meno di uno su due. Con le impronte digitali infatti se l’immigrato
fosse uscito dall’Italia, gli altri paesi ce lo avrebbero rispedito. Non
registrandolo, quello in Francia o in Germania avrebbe raccontato quel che
voleva, e nè Angela Merkel nè Francois Holland avrebbe potuto rispedirlo a
Matteo Renzi.
A fronte dei
170.100 immigrati sbarcati sulle coste italiane nel 2014, ai centri di
accoglienza temporanea ne sono stati inviati al massimo 66.066. Piùà di 100
mila se ne sono andati a spasso dove volevano, spesso varcando i confini e
andando in altri paesi europei dove potevano ricongiungersi con i parenti già
immigrati. Grazie al geniale accordo con la Ue tedeschi e francesi verranno qui
a registrare anche quei 100 mila, e poi si divideranno insieme agli altri paesi
europei 40 mila di loro. Risultato: 60 mila in più che dovranno restare in
Italia, divisi fra le varie renitenti regioni. Mi è capitata in una trasmissione
tv una discussione con una parlamentare Pd su questo tema. In diretta mi è
scappato: “Dovremmo dire alla Ue: noi non prendiamo le impronte digitali, e
così sono affari vostri…”. Durante la pausa pubblicitaria la piddina mi ha
confidato: “è esattamente quello che stiamo facendo da tempo. Solo che io non
posso dirlo pubblicamente…”. Ed è così che facendo i furbetti ci siamo
impiccati da soli. Complimenti, signori!
di Franco Bechis
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