Le ordinanze contro il degrado del sindaco di Vicenza,
Achille Variati, fanno ridere e mettono in luce tutti i limiti di questa
amministrazione, stretta fra il finto 'interventismo' e il garantismo tipico
del centrosinistra in Italia. E' una misura ridicola.
Questo provvedimento
fermerà spacciatori e delinquenti abituati a frequentare la zona? Pensa davvero
il sindaco che questi individui si privino dell'alcool necessario? Basta fare
due passi in più in là e ci sono bar e supermercati che vendono alcolici. Come
può parlare di stretta sul degrado e pugno di ferro se sul fronte dello spaccio
e della delinquenza non si fa nulla, non si interviene con misure concrete? La
polizia locale è principalmente impiegata per elevare multe ai cittadini e
pochissimo per presidiare il territorio e agire come deterrenti al crimine.
In sostanza questi provvedimenti di
carattere meramente pubblicitario servono a poco e sono come l'aspirina usata
per combattere un tumore. Non solo, Variati sostiene che “l'amministrazione
comunale ha messo in atto una serie di controlli continui e accurati” e ha il
cattivo gusto di ricordare nel provvedimento, tra i fatti più gravi, 59 verbali
contestati nella zona da luglio del 2014 per consumo di bevande in luogo pubblico
(47) e per ubriachezza molesta (12); il ferimento di alcuni agenti, episodi di
violenza privata, molestie, minacce, il rinvenimento di merce rubata,
l'identificazione di decine e decine di persone denunciate per spaccio,
inosservanza del foglio di via o reati connessi all'immigrazione. Peccato che
tali episodi siano in continuo aumento.
Variati prenda esempio da altri sindaci
veneti e concentri tutte le sue forze sulle zone di degrado, non lasciando
spazio per il degrado e la criminalità. Infine, anziché intervenire a 'danno
fatto' prevenga le situazioni di degrado con un maggiore controllo della
concessione delle licenze.
In fatto di prevenzione, Vicenza è sotto
zero.Antonio Mondardo, segretario provinciale della Lega Nord di Vicenza
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