Ebola e razzismo, Cécile
Kyenge contro Salvini e Lega Nord: "Impuniti professionisti dell'odio, la
politica li fermi"
Toghe,
politica e Unione Europea unite insieme contro la Lega Nord. E' la speranza di Cécile
Kyenge, ex ministro dell'Integrazione del governo Letta e ora
europarlamentare del Pd, che
sul suo blog su HuffingtonPost.it parte all'attacco di Matteo
Salvini e Carroccio. La Kyenge, ricorda sibillina in chiusura, è coinvolta nel processo contro il
senatore padano Roberto Calderoli. Presto arriverà la
sentenza che "costituirà un precedente storico", perché,
spiega l'ex deputata di origine congolese, stabilirà "se dire che un
avversario ha le sembianze di un orango sia normale dialettica politica o
reato". Ma la giustizia non basta. Serve, piuttosto, una mobilitazione
dell'Europa tutta contro i barbari leghisti.
Ebola,
salute e razzismo -
"Ieri a Strasburgo - affonda la Kyenge - l'alleanza nazional-secessionista
di Lega Nord e Front National ha riproposto l'ennesimo aberrante condensato di
luoghi comuni e dichiarazioni xenofobe". Qual è la frase sotto accusa?
Questa qui, di Marine Le Pen e Salvini: "Per scongiurare facili e
controproducenti allarmismi circa le reali possibilità di diffusioni in Europa
del virus Ebola serve una risposta ferma e responsabile da parte delle
autorità europee e internazionali". Bene, secondo la Kyenge queste parole
fomentano il razzismo insieme all'allarmismo sul virus Ebola. "Il
risultato, voluto, è quello di aumentare il malessere sul quale questo partito
trae gran parte dei propri consensi", commenta la Kyenge, dimenticando
però che l'allarme sul virus Ebola è arrivato nelle ultime settimane da
autorità non tacciabili di simpatie per il Carroccio, dalle Nazioni unite
all'Oms. Eppure, "la costante e martellante diffusione dell'allarme
che la Lega Nord opera ormai da anni ha diffuso la cultura dell'odio in modo
talmente capillare, che assistiamo ad episodi come quello che ha visto
protagonista una bambina italiana di tre anni, respinta a scuola nei giorni
scorsi, in seguito ad un viaggio in Uganda, a causa della paura irrazionale di
un gruppo di genitori, intimoriti dal virus ebola". Colpa della Lega,
insomma. Ed è colpa della Lega anche il pestaggio di una giovane guineana di 26
anni, sempre a Roma. Figurarsi cosa pensa Cécile dello scontro in tv tra Khalid
Chaouki e lo stesso Salvini, che ha invitato il giovane deputato del Pd di
origine marocchina "a farsi eleggere in Africa".
Da Libero Quotidiano