Matteo Celebron, segretario cittadino
della Lega Nord Vicenza, dopo l’approvazione in Commissione consiliare Affari
istituzionali del regolamento per l’elezione e il funzionamento del Consiglio
degli stranieri e l'approvazione della Giunta del regolamento per questa nuova
istituzione, definisce questo provvedimento "razzista che isola ancor di più le comunità di cittadini
stranieri presenti a Vicenza”. La sua riflessione integrale di seguito.
“L’istituzione del Consiglio dei cittadini stranieri è un provvedimento razzista che isola ancor di più le comunità di cittadini stranieri presenti a Vicenza. Quello che si appresta ad approvare è un provvedimento di pura facciata. Nel regolamento si specifica che ‘il Consiglio si esprimerà su proposte di deliberazione riguardanti le problematiche dell’immigrazione’. Ma quali sono le problematiche dell’immigrazione che non possono già essere risolte dal Consiglio comunale e dai 32 consiglieri eletti? C’è davvero bisogno di un Consiglio parallelo solo per le problematiche degli immigrati? Ho i miei seri dubbi, e come me anche molti vicentini, immagino. L’approvazione di questo provvedimento evidenzia ancora una volta come l’Amministrazione Variati si dimentichi dei veri problemi della Città. L’introduzione di questo organo non previsto dalla Costituzione tanto cara al Partito Democratico, andrebbe inoltre a delegittimare il Consiglio comunale eletto e votato regolarmente dai vicentini. Il fatto che Variati oggi sia anche Presidente di Provincia pone sul tavolo un’altra domanda, istituirà anche a livello provinciale il Consiglio degli stranieri?”.
“L’istituzione del Consiglio dei cittadini stranieri è un provvedimento razzista che isola ancor di più le comunità di cittadini stranieri presenti a Vicenza. Quello che si appresta ad approvare è un provvedimento di pura facciata. Nel regolamento si specifica che ‘il Consiglio si esprimerà su proposte di deliberazione riguardanti le problematiche dell’immigrazione’. Ma quali sono le problematiche dell’immigrazione che non possono già essere risolte dal Consiglio comunale e dai 32 consiglieri eletti? C’è davvero bisogno di un Consiglio parallelo solo per le problematiche degli immigrati? Ho i miei seri dubbi, e come me anche molti vicentini, immagino. L’approvazione di questo provvedimento evidenzia ancora una volta come l’Amministrazione Variati si dimentichi dei veri problemi della Città. L’introduzione di questo organo non previsto dalla Costituzione tanto cara al Partito Democratico, andrebbe inoltre a delegittimare il Consiglio comunale eletto e votato regolarmente dai vicentini. Il fatto che Variati oggi sia anche Presidente di Provincia pone sul tavolo un’altra domanda, istituirà anche a livello provinciale il Consiglio degli stranieri?”.
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