Niente controlli singoli per gli stranieri portati a
Vicenza dopo i viaggi della disperazione.
VICENZA. Come vengono controllati i profughi
che arrivano in città? A vista, a quanto pare. Almeno stando al certificato
consegnato agli agenti che li scortano dopo il loro arrivo a Vicenza al termine
dell'ulteriore viaggio che segue di pochi giorni quello che, in barcone, li ha
portati in Italia. Il “certificato” rilasciato dall'Azienda sanitaria
provinciale di Agrigento non lascia infatti troppi dubbi al riguardo. Il foglio
(di cui riportiamo qui a fianco una copia) è datato 14 ottobre. È stato
rilasciato a Porto Empedocle: una sorta di “bolla di accompagnamento” emessa
dalle strutture sanitarie su richiesta della polizia che di fatto, però, non
certifica nulla. Dopo l'oggetto: «Certificato di idoneità sanitaria per
immissione extracomunitari in centri di accoglienza», il documento continua in
due righe precedute dalla dicitura: «A richiesta degli organi di polizia, in
data odierna si certifica che i signori (parola poi barrata) n.19
extracomunitari di nazionalità sub sahariana» sono stati già sottoposti a
precedente triage sanitario sulla Nave Militare. (...)
GdV 24.01.2014.
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