Il benzinaio, che ha sempre detto di aver mirato alle
gambe, è indagato per eccesso colposo di legittima difesa. I tifosi del Vicenza
esporranno uno striscione in curva in favore di Stacchio.
NANTO. ORE
18.05 GLI ULTRAS CON STACCHIO. Si moltiplicano le iniziative di solidarietà a favore
di Graziano Stacchio, il benzinaio di 65 anni di Nanto, indagato per eccesso
colposo di legittima difesa dopo la sparatoria di martedì sera che ha portato
all’uccisione del rapinatore Albano Cassol, nomade di 40 anni. Il sindaco di
Nanto ha fatto stampare magliette con la scritta «Io sto con Stacchio» e da
ieri sera uno striscione con lo stesso slogan è appeso alle finestre del
municipio. Gli ultras del Vicenza hanno annunciato l’intenzione di esporre la
stessa scritta sugli spalti dello stadio Menti sabato prossimo in occasione
della partita con il Perugia. Una pagina Facebook di solidarietà ha già
raccolto migliaia di «like», mentre sono centinaia le firme su un documento che
viene fatto passare di casa in casa. A breve dovrebbe partire anche una raccolta
di fondi per sostenere le spese legali e quelle relative alle consulenze che
saranno necessarie per la difesa del benzinaio.
ORE 17.37 BANDITO COLPITO ALLA GAMBA. Un colpo di fucile alla gamba,
poco sopra il ginocchio. È questa la ferita che sarebbe costata la vita di
Albano Cassol, il nomade ferito da un benzinaio dopo la tentata rapina di Nanto
(Vicenza). L’esercente, Graziano Stacchio, aveva detto fin da subito che non
aveva intenzione e di uccidere. «Ho mirato alle gambe solo per fermare il bandito
che stava avanzando e che sparava» ha spiegato più volte. L’esame esterno del
cadavere avrebbe mostrato un colpo alla gamba, poco sopra il ginocchio. È
probabile che il proiettile, sparato con un fucile mauser, abbia lesionato un
importante vaso sanguigno, tanto da provocare una emorragia rivelatasi alla
fine mortale. La certezza arriverà solo dall’autopsia, che però è stata
ulteriormente rinviata. Il pubblico ministero Cristina Gava, infatti, vuole
avvisare formalmente anche i familiari del deceduto, in modo da dare anche a
loro il diritto di nominare un consulente medico da affiancare al dottor Vito
Cirielli, incaricato dalla procura. Si è anche appreso intanto che Cassol è
stato trovato in possesso di una pistola, una beretta cal.9, con la matricola abrasa
ma non illeggibile e i carabinieri stanno cercando di capire da dove provenga.
GdV 06.02.2015
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